Reyer, Simms: "Sono qua per vincere, i tifosi di Venezia sono fantastici"
Arriva una nuova puntata della rubrica “Nice to Meet” gestita dalla LBA. Questa volta a parlare è Aamir Simms.
Qual è stato il primo impatto con la città di Venezia e con la squadra?
"È stato molto buono. È la mia prima volta a Venezia. Penso che i tifosi siano fantastici. Quando siamo in pubblico ci parlano e ci chiedono le foto. Tutto questo ti fa sentire a casa. Parlando della squadra, è un buon team. Abbiamo un ottimo gruppo, con ragazzi che si trovano bene, gli piace stare in campo e penso che questo si veda in partita".
Essendo la tua prima volta in Italia, su cosa la consideri più impegnativa delle altre?
"Sicuramente è diversa. L’anno scorso ero a Parigi. Là il ritmo è più veloce, più atletico. Qua è più lento, devi macinare i possessi, ti mostra veramente chi vuole vincere di più. Mostra i fondamentali, mi piace".
Com’è stata l’esperienza di Parigi?
"È stata una bella esperienza. Parigi è una città fantastica, hai ogni tipo di atmosfera come a New York. Lì hai la moda, il cibo, le persone, le attrazioni, il turismo e i musei. Era bello uscire, acclimatarsi e abituarsi al luogo. È una città che mi ha accolto a braccia aperte, ho avuto una bella esperienza".
So che ti piace la moda…
"Sì, certo. Penso che Parigi sia un ottimo posto per esprimersi dal punto di vista della moda, e penso di averlo mostrato negli anni con i miei vari colori di capelli ed i miei stili diversi. Puoi passare da uno stile urbano a un metrosexual a uno comodo e ognuno fa il suo. È un buon posto in cui appassionarsi alla moda".
Da giovane sei stato a Napoli. Perchè?
"Penso che ci fossero gli University Games. Ero lì con la squadra del mio college, Clemson, che ha vinto l’oro alla fine, mi sembra contro l’Ucraina in finale. È stata una bella esperienza, era la mia prima volta in Italia. Vedere il paesa, il sud, con la gente che guida veloce, è folle rispetto a qua. Qui la guida è un po’ più lenta, ma quella è stata comunque una bellissima esperienza, dove ho imparato molto sull’Italia. È stata la prima volta in cui ho mangiato vero cibo italiano, quindi ero molto entusiasta di venire qui quando ho firmato".
Qual è il tuo cibo italiano preferito?
"C’è un posto qua vicino che si chiama Lee Cooper dove prendo una pasta al tonno. Non so che tipologia di pasta usi esattamente, ma è buonissima, la prendo una o due volte a settimana. Sennò mi piace anche la carbonara".
Che tipo di persona sei fuori dal campo?
"Sono un ragazzo molto tranquillo. Non mi piace esagerare, mi piace la semplicità. Non sono tipo da riflettori, preferisco starmene per i fatti miei. Quando sono negli Stati Uniti ho il mio cane, quindi sono abituato a stare a casa con lui. Mi piace stare a casa, praticare la mia fede, distaccarmi dal basket e concentrarmi su di me".
Tornando a parlare di pallacanestro, quale obiettivo ti dai per la fine della stagione?
"Sono venuto qua per vincere. Vogliamo vincere il più possibile, che sia una coppa o il campionato. Siamo qua per provare a prenderci tutti e tre i trofei per appendere più striscioni. Come squadra vogliamo migliorare ogni giorno, imparare dalla partita precedente, che sia una sconfitta o una vittoria, e provare a costruire e perseverare per avere una stagione piena di successi".