Il padre di Raimondo: "A Venezia è cresciuto, ma in Italia se hai meno di 24 anni..."

12.02.2025 15:58 di  Daniele Najjar   vedi letture
Il padre di Raimondo: "A Venezia è cresciuto, ma in Italia se hai meno di 24 anni..."

Dopo la parentesi poco fortunata al Venezia in Serie A, dove era chiuso da Pohjanpalo e Gytkjaer, il giovane attaccante Antonio Raimondo si è rilanciato con un prestito alla Salernitana in Serie B, dove ha segnato fino a qui 1 gol in 5 presenze.

Il padre di Raimondo, Pietro, nel corso dell'intervista rilasciata ad EuropaCalcio.it ha parlato della rete segnata dal figlio nell'1-0 contro la Cremonese ed anche della parentesi in Laguna: "Gol alla Cremonese? Una rete importantissima, una liberazione direi. Veniva da mesi in cui aveva giocato pochissimo ed era stato anche infortunato. Inoltre, essendo salernitano ci teneva tantissimo a fare bene. Noi viviamo a Ravenna ma siamo originari di Ascea, un paese del Cilento, terra che Antonio ha nel cuore. Domenica infatti è corso subito sotto la Curva per dire: “Ho segnato per la mia gente"".

Ora quindi può diventare un giocatore cruciale per la Salernitana in vista di questo obiettivo salvezza.
"Certo. Inoltre, nel bene e nel male Salerno è una piazza importante. A gennaio stava per andare alla Sampdoria, era tutto fatto con i blucerchiati. Poi Breda lo ha chiamato e gli ha chiesto di andare alla Salernitana: Antonio non ci ha pensato due volte a dirgli di sì. Era orgoglioso".

Nei primi mesi stagionali, invece, poche presenze con la maglia del Venezia. Cosa non ha funzionato in Laguna?
"A dire la verità, non lo sappiamo nemmeno noi. Secondo me, un fattore potrebbe essere stato che ricopriva lo stesso ruolo di Joel Pohjanpalo, vale a dire il capitano e anche il leader dello spogliatoio del Venezia. Ma comunque anche l’esperienza arancioneroverde, durante la quale si è allenato con attaccanti validi quali lo stesso Pohjanpalo ma anche Gytkjaer, gli è servita per crescere. Ma del resto, qui in Italia se hai meno di 24-25 anni sei ancora un ragazzino. Nella partita contro la Fiorentina a inizio campionato, con Pohjanpalo infortunato, Antonio entrò all’inizio del secondo tempo e fece un’ottima prestazione, andando anche vicino al gol. Tutti ne parlarono benissimo. In ogni caso, il presente si chiama Salernitana".