Recoba: "Mi porto dentro tutto dei sei mesi in laguna. Vorrei tornare al Penzo per Venezia-Inter"

Alvaro Recoba è probabilmente tra gli ex Venezia più amati dal pubblico. Il chino fu tra i grandi protagonisti di sei mesi meravigliosi con una grande salvezza. Ai microfoni della Nuova Venezia l'ex Inter ha ripercorso alcuni di quei momenti: "Tutto, non mi sono dimenticato nulla, ma questo perché Venezia stessa è indimenticabile. Sono stati sei mesi straordinari, non c'è un momento che non mi porti dietro. L'ambiente, i miei compagni di squadra, tutto è ancora dentro di me e ci resterà per sempre, anzi pensi che con loro ci sentiamo tutti i giorni nella chat che abbiamo creato per rimanere in contatto".
Il momento più memorabile di quei sei mesi:
"Eh, se ci penso tra tutti ce n'è stato uno che mi ha particolar-mente impressionato e che, secondo me, è stato anche quello cruciale che ci ha permesso poi di cambiare le sorti del campionato ed è Venezia–Empoli. Io quella partita non me la riesco a dimenticare, se ci penso adesso è come se la rivivessi in diretta. Un primo tempo disastroso andiamo nello spogliatoio sotto di due reti, tra cui una su arrivata su rigore, e con un uomo in meno: un disastro. Tra me e me penso: "cosa sto facendo?". Mi sale il panico, ma nello spogliatoio, insieme ai miei compagni ritrovo la lucidità: siamo in casa nostra, questo è il Penzo, ci diciamo, e li capiamo che i 45 minuti successivi avremmo dovuto giocarli portando in campo tutta la grinta e la forza possibili. Rimontiamo, e al fischio finale abbiamo vinto per 3-2 ed è così che tutto è cambiato".
Un momento unico:
"Sì, perché è vero avrei anche potuto risponderle che il momento più importante o più bello è stato quello con la Fiorentina, quando ho segnato
una tripletta, emozionante certo, ma non è paragonabile a quella giornata. Abbiamo ribaltato tutto, trasformando completamente una partita che nel primo tempo e dieci contro 11 sembrava persa, ma è proprio lottando fino all'ultimo minuto, uniti tutti verso lo stesso obiettivo che si raccolgono le soddisfazioni più belle. Abbiamo trasformato un in-cubo in un sogno. Quell'anno alla fine per come abbiamo chiuso la stagione potevamo puntare anche alle coppe Europee, ma quello che abbiamo fatto alla fine è stato comunque grandioso e ne sono fiero".
La promozione:
"I ragazzi sono stati bravissimi, non era facile tornare in Serie A dopo due anni di assenza affrontando un campionato di B molto competitivo. Sono
stati in grado di tenere testa a ogni avversaria e adesso sono chiamati a dare ancora di più. Voglio cogliere questa occasione per dire loro una cosa che per me è fondamentale: partite bene e puntate a fare più punti possibili, perché un buon inizio vale tutto. Non sempre si riesce a venirne fuori come è successo a noi quell'anno e ogni weekend hai davanti squadre forti che non fanno sconti. Perciò incominciate bene, questo è il consiglio che sento di darvi".
Il possibile ritorno al Penzo:
"Mi piacerebbe moltissimo, ero già stato invitato la passata stagione, ma per impegni di lavoro non sono riuscito a venire. Quest'anno, invece, sono sicuro che riuscirò a organizzarmi e mi farebbe piacere riuscire a tornare allo stadio per Venezia-Inter, un match a cui sono molto legato e che vorrei poter rivivere".