Atalanta-Venezia 0-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
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Nella ventisettesima giornata di Serie A, il Venezia esce indenne dal Gewiss Stadium, impattando per 0-0 contro i padroni di casa dell’Atalanta. Nel corso della partita, i nerazzurri si presentano pericolosamente in più di una circostanza, lambendo anche il palo nel finale di 1° in due occasioni ravvicinate con Zappacosta e Cuadrado.
Il Venezia ha però ridotto all’osso i pericoli, riuscendo in alcune occasioni nella prima frazione di gioco e nel finale di gara a trovare la via del gol. Complessivamente, la squadra di mister Di Francesco ha mostrati pregi e difetti palesati nell’arco della stagione. Da una parte, una compattezza, concentrazione e ordine tattico, con alcune trame di gioco interessanti; dall’altra una sterilità offensiva sempre più marcata dalle quattro partite consecutive a secco di gol che, a tratti, pare alimentare un ciclo di sfiducia a livello di singoli anche di fronte a situazioni pericolose lampanti.
TOP
3) CANDE’
Praticamente nessun errore nell’arco di 90’ minuti. Nell’unica volta in cui il roccioso difensore si fa rubare palla da Lookman a metà ripresa, l’azione è poi interrotta per una spinta evidente sul giocatore. Per il resto, perfetto in marcatura e altrettanto nei raddoppi difensivi. Dalle sue parti De Ketelaere non si accende mai.
2) RADU
Nonostante l’Atalanta non manchi di occasioni per portare il risultato dalla sua, la maggior parte di esse non inquadrano la porta. Questo eccetto che per due volte: una nel finale di primo tempo con Cuadrado; l’altra, dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa con De Ketelaere. In entrambi i casi le conclusioni sono piuttosto centrali, ma l’estremo difensore si fa trovare pronto. Inoltre, è chiamato all’uscita su numerosi cross, mostrandosi sicuro padrone dell’area di rigore.
1) IDZES
A metà primo tempo si fa sorprendere e scavalcare da un cross per la testa di Retegui che, per fortuna del Venezia, termina di poco alto. Da lì, ancor più che prima, la partita di Idzes è quello di consueta garanzia.
Al centro della difesa, nel ruolo di capitano della squadra, il centrale difensivo pare aver aumentato ancor più il suo livello di attenzione e responsabilizzazione, riuscendo a coordinare con risultati notevoli anche con compagni nuovi rispetto a quelli con il quale ha iniziato la stagione a difendere il reparto. Emblematico il suo intercetto di palla attorno al 75’ minuto dopo un pallone sanguinoso perso da Nicolussi Caviglia a centrocampo, evitando una pericolosissima azione in ripartenza con la superiorità numerica di uomini dell’Atalanta.
FLOP
3) NICOLUSSI CAVIGLIA
Disputa una partita di grande applicazione e sacrificio in copertura, cercando con qualche passaggio veloce di stressare la retroguardia avversaria, ma senza trovare la coordinazione per lanciare efficacemente i compagni. La palla persona alcuni minuti prima della sua sostituzione con tanti uomini del Venezia davanti dalla linea della palla rischia però di essere tragica se non fosse per il recupero provvidenziale di Idzes.
2) ZERBIN
Un dispiacere inserirlo tra le note meno positive della squadra considerando la solita abnegazione che non fa mai mancare e i diversi recuperi palla che anche oggi riesce a concretizzare. Però, più delle difficoltà a contenere un giocatore della caratura di Lookman, a inficiare la sua prestazione sono le due occasioni nitide del primo tempo non sfruttate al meglio dall’ex Napoli.
A metà primo tempo, il giocatore carica a testa bassa un contropiede 2vs1, non servendo il meglio piazzato Maric e concludendo ampiamente alto. Invece, in pieno recupero, non sfrutta l’errore di Kolasinac e, davanti a Carnesecchi, il suo pallonetto è intercettato dal portiere.
1) YEBOAH
Può sembrare un accanimento verso un giocatore che, soprattutto nella parte finale del secondo tempo, ha dovuto reggere pressoché da solo l’attacco del Venezia. Eppure, anche oggi, nonostante le poche occasioni per mettersi in mostra, ha dato la solita sensazione di inconsistenza e, almeno per ora, di sconnessione dalla squadra e da questo campionato. Le doti paiono esserci, ma il giocatore non riesce a incidere mai, facendo rimpiangere un Oristanio anche oggi non particolarmente ispirato.
Al 64’ minuto, colpisce di tacco davanti a Carnesecchi su un cross rasoterra da dentro l’area di Doumbia: una soluzione interessante che però non sorprende il portiere. Poi, in pieno recupero, in area di rigore, non sfrutta la voragine per colpire a rete, calciando con il suo piede forte addirittura fuori. Per sua fortuna, il guardalinee alza successivamente la bandierina per il fuorigioco di partenza, ma quanto avvenuto non passa di certo inosservato.