Filip Stankovic si presenta al Venezia: "Convinto dal progetto. Joronen? Da lui imparo tanto"

05.09.2024 14:30 di  Daniele Najjar   vedi letture
Filip Stankovic si presenta al Venezia: "Convinto dal progetto. Joronen? Da lui imparo tanto"

Filip Stankovic si presenta al Venezia ed ai suoi tifosi: il nuovo estremo difensore arrivato dall'Inter, ha parlato in conferenza stampa per parlare dei suoi obiettivi e dei motivi che lo hanno spinto a scegliere la squadra di Eusebio Di Francesco.

Cosa ti ha convinto a scegliere il Venezia? Qui trovi Joronen in porta.
"Nella trattativa con il Venezia mi è stato presentato un progetto tecnico molto importante. Dopo una chiacchierata con il mister e con il direttore, non ci ho pensato due volte. Poi con Jesse io vengo al campo e con lui solo per imparare, è un grandissimo professionista, cerco di rubare il più possibile da lui. Lui dà il massimo e mi spinge a mettere a mia volta il massimo. Ci spingeremo a vicenda".

Sei figlio d'arte, tuo papà Dejan ti aiuta?
"Mio papà è sempre molto presente, anche se allenando in giro per il mondo siamo divisi. Lui però mi aiuta con i suoi consigli, anche in qualità di mister. Gli chiedo per esempio come migliorare nella costruzione dal basso e mi dice che ne pensa lui. Mi aiuta anche sul carattere, dove cerco di migliorare il più possibile per non mollare mai".

L'impatto com'è stato?
"E' stato positivo, porto molto rispetto per il mister: mi piace sia come tecnico che come persona e mi piace lavorare con lui. So che gli piacciono i giovani, cerca di migliorarci, mi aiuta e mi sta dietro. Se sbaglio qualcosa me lo spiega subito dopo l'allenamento. Oristanio mi ha presentato al gruppo dato che mi conosceva".

Che ricordi hai dell'esperienza alla Samp?
"Una bella esperienza, un bel bagaglio per una esperienza che non era iniziata nel modo migliore e non è stato facile facendo quegli errori all'inizio. Il resto dell'anno è stato però discreto e sono contento".

A chi ti ispiri? Le tue caratteristiche?
"Julio Cesar è il mio idolo, ho avuto la fortuna di conoscerlo. Penso di essere molto reattivo in porta, posso dare anche una mano nella costruzione dal basso".

Titolare nella B olandese, poi titolare in Eredivisie, poi in Serie B. Come ulteriore step in carriera volevi la Serie A?
"Ho sempre guardato alla mia crescita. Dopo la Primavera dell'Inter sono andato come dicevi tu in Olanda, in B, poi la promozione, sono rimasto e sono cresciuto. A Venezia, con il mister ed i compagni posso crescere tanto. Anche avendo davanti un grande portiere come Joronen".

Ritrovi Oristanio, che rapporto hai con lui? Vi siete sentiti prima che scegliessi il Venezia?
"Ci sentiamo spesso anche fuori dal campo. Siamo tanto amici, l'ho sentito subito, mi ha parlato subito bene del Venezia e sono contento di essere qua".

Che obiettivi avete?
"Rimanere in A".

E quello tuo personale?
"Coincide con quello della squadra: se raggiungiamo gli obiettivi insieme allora raggiungo anche i miei personali sicuramente".

La scelta del numero 35?
"L'ho avuto all'Inter, quando ero in prima squadra mi avevano dato quello dato che l'1 ed il 12 erano occupati. Non ha un significato particolare".