La favola di Ionut Radu: nuovo oro di questo Venezia

Il 27 aprile 2022, Ionut Radu scendeva in campo con la maglia dell’Inter per la prima volta nel corso della stagione, la quarta complessiva nella sua carriera nella prima squadra nerazzurra, ma anche l’ultima. Detto così, a molti tale data potrebbe non evocare nulla o quasi, pur bastando a toccare un nervo scoperto per molti tifosi della squadra nerazzurra. Per essere inequivocabili, basta aggiungere che quel giorno è il famosissimo del match di recupero di Bologna-Inter, da molti considerato fatalmente come il giorno in cui i nerazzurri ha consegnato lo Scudetto agli odiati cugini del Milan.
Dall’incubo al risveglio: la ripartenza di Radu al Venezia
Imputare all’errore marchiano del portiere all’epoca all’Inter il mancato raggiungimento del titolo per quella che veniva considerata la squadra più forte del campionato sarebbe a dir poco riduttivo, ma non sorprendente, in un mondo, quello del calcio, nel quale a rimanere più indelebili nella memoria sono spesso più gli avvenimenti più eclatanti, nel bene o nel male, che il percorso di una stagione o la partita nella sua interezza. Lo sa bene Radu che, nel corso dell’intervista di assegnazione del premio come MVP di Venezia-Napoli, ha spiegato in modo diretto e preciso quanto egli abbia sofferto da quel giorno per quell’incidente. Un accadimento come tantissimi altri, ma, per sua sfortuna, avvenuto nel momento peggiore possibile.
Sarebbe altrettanto semplicistico dire che l’impatto straordinario con la maglia arancioneroverde, con il quale ha conquistato un premio dietro l’altro e tre cleen sheet su quattro partite, mitigano solo in parte, agli occhi degli appassionati di calcio della nazione, quanto accaduto quasi tre anni fa. Però, è certamente un nuovo inizio, probabilmente quello definitivo. La gratificazione a lungo ricercata che lo riabilita dopo anni di sofferenza.
Radu, la lunga rincorsa al riscatto personale
Chiuso alla Cremonese da un portiere in rampa di lancio come Carnesecchi, Radu è ripartito a fari spenti, trovando una certa continuità all’Auxerre. La scelta successiva di approdare in Premier League al Bournemouth, come raccontato dall’agente Pastorello a Sky Sport, come secondo portiere della squadra, è invece stata quantomeno azzardata, considerate specialmente le sole 5 apparizioni complessive in stagione considerando tutte le competizioni.
Al Venezia, invece, un episodio casuale, quello sfortunatissimo dell’infortunio di Stankovic, lo ha rimesso a sorpresa in gioco. Una nuova sfida che, contro ogni dubbio e perplessità, Radu ad oggi sta vincendo. Il portiere rumeno, una parata dietro l’altra, ha conquistato la fiducia di tutti, fugando probabilmente una volta per tutti ogni incertezza che per troppo tempo ha con fin troppa ingiustizia aleggiato attorno a lui.
Radu al Venezia: lieto fine con spin-off?
Nella favola di Radu, che ricorda in qualche modo quella del Brutto Anatroccolo che diventa cigno, non sorprenderebbe che i risvolti di mercato possano condurre il Venezia a sottoporgli un nuovo accordo dopo quello di sei mesi siglato a gennaio. Certo, per un portiere che non mai nascosto di voler calcare in futuro un certo tipo di palcoscenici e ambizioni, agli arancioneroverdi servirebbe presentarsi al tavolo delle trattative con un presupposto non da poco, quello della salvezza in Serie A. In uno scenario del genere, che tutti ci auguriamo, il Venezia si troverebbe in un sol colpo in casa due gioielli pronti per la porta, Radu e Stankovic, e la speranza concreta di poter affidarsi a uno di loro, convogliando altrove dove serve le risorse per rafforzare la squadra.