Lazio-Venezia 3-1: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: gli arancioneroverdi si illudono per poi subire la rimonta della Lazio
19.08.2024 08:30 di  Flavio Zane   vedi letture
Lazio-Venezia 3-1: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
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Il Venezia apre il campionato di Serie A con una sconfitta onorevole all'Olimpico contro i padroni di casa della Lazio. Gli uomini di mister Di Francesco passano addirittura sorprendentemente in vantaggio dopo pochi minuti con la rete di Andersen, rimontata già nel primo tempo da Castellanos e Zaccagni, coadiuvati da due errori da matita rossa di Svoboda e Sverko. Nella ripresa fioccano le occasioni da una parte all'altra, con gli arancioneroverdi scricchiolanti indietro ma piuttosto frizzanti in attacco, soprattutto con Haps, non lontano dal pareggio in tre occasioni.

A circa dieci minuti dalla chiusura dei tempo regolamentari, Altare chiude nella propria rete il pallone di una sortita della Lazio che successivamente tenterà di sfruttare gli spazi sempre più crescenti per dilagare. Il Venezia, così come tutto l'arco del tempo, non rinuncia comunque a trovare la rete, anche solo per accorciare il risultato, con per ultimo il colpo di testa di Altare sul quale Provedel si oppone in maniera decisiva, chiudendo così una prova incoraggiante, considerate le assenze pesanti per infortunio e una rosa in piena costruzione. Soprattutto, una performance ben diversa da quella con il quale il Venezia aveva debuttato tre annate fa contro il Napoli, nel quale ha mostrato concentrazione e ordine tattico per larghi tratti del match, così come il desiderio dell'allenatore di giocarsela a viso aperto.

TOP

3) ANDERSEN

Cinquantadue partite senza gol in due stagioni tra Serie B e Coppa Italia, poi dopo pochi minuti trova una bellissima conclusione su assist di Ellertsson che porta all'Olimpico clamorosamente in vantaggio gli arancioneroverdi. Nel resto della partita rientra nei ranghi del suo compito senza dispiacere.

2) JORONEN

Non può nulla sui tre gol della Lazio, non andando lontano dal pallone calciato dal dischetto da Zaccagni in occasione del penalty che porta in vantaggio i suoi. Nella fase centrale della partita si fa trovare pronto su una conclusione dello stesso Zaccagni, ma soprattutto spizza una conclusione sporcata da Castellanos a inizio ripresa che tiene in partita i suoi.

1) ELLERTSSON

L'impatto dell'islandese sulla Serie A è forse sopra ogni aspettativa. Sin dai primi secondi, Ellertsson mette in mostra grande personalità e soprattutto grande gamba. In un paio di occasioni strappa su Casale e Noslin, graziati dal direttore di gara dall'ammonizione. Sempre dopo pochi minuti, gestisce al meglio un pallone vagante che appoggia con precisione per il tiro vincente di Andersen. Nella seconda parte di primo tempo scompare un pò dal gioco, ma quando si rivede nella ripresa lo fa con un assist al bacio per Haps che davanti alla porta calcia troppo debolmente e impedendo all'islandese di mettere a referto il secondo assist personale della partita.

FLOP

3) ALTARE

Probabilmente il migliore del trio difensivo fino nell'arco di tutta la partita, commettendo solamente un paio di leggerezze: nel primo tempo, si dimentica la marcatura di Castellanos che però non riesce a impattare pericolosamente dalle parti della porta di Joronen; nel secondo, nel disperato tentativo di interrompere una ripartenza avversaria, costa il gol del 3-1 che mette in discesa la partita ai padroni di casa. Nel recupero prova a rimediare sfiorando da calcio d'angolo la rete di testa, ma Provedel gli nega con un balzo la gioia del gol.

2) SVERKO

E' tra i più brillanti dei suoi per oltre 40' minuti, ma è altrettanto suo l'intervento con il quale calcia il piede di Castellanos anziché il pallone messo in mezzo pericolosamente da Noslin nel finale del primo tempo. Un infortunio che costa il rigore siglato da Zaccagni e che completa la rimonta biancoceleste.

1) SVOBODA

A completare i flop della prima giornata di campionato è il centrale austriaco degli arancioneroverdi. Dopo dieci minuti senza sbavature della sua squadra, commette una leggerezza gravissima davanti all'area di Joronen, facendosi scippare da Castellanos che non perdona trovando il pareggio. Pare subire psicologicamente l'errore, mostrando poca comunicazione con Joronen in occasione di un paio di uscite. Non sbanda ulteriormente, ma nel complesso la difesa viene nuovamente bucata con colpevole facilità.