Milan-Venezia 4-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: quattro gol in meno di 30' minuti segnati dal Milan affondando la squadra arancioneroverde
15.09.2024 08:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Milan-Venezia 4-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
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Nella quarta giornata del campionato di Serie A, il Venezia sprofonda a San Siro contro il Milan, sconfitto con un perentorio 4-0 e che condanna gli arancioneroverdi all'ultimo posto in classifica solitario. Più che la prestazione complessiva a preoccupare è il grande numero di errori e sbavature gravi a livello individuale, riscontrabili in tutte le quattro segnature dei rossoneri in neppure trenta minuti di gioco. Infatti, l'immediato 1-0 firmato Theo Hernandez non tramortisce la squadra di mister Di Francesco, la quale interpreta positivamente il match per circa quindici minuti, ovvero fino a quando il Milan colpisce nuovamente da calcio d'angolo con Fofana.

Il doppio svantaggio, troppo crudele per quanto visto fino a quel momento in campo, viene assorbito negativamente dal Venezia che nel giro di pochi minuti concede due rigori estremamente ingenui, realizzati rispettivamente da Pulisic e Abraham. A partire dal finale della prima frazione di gara, gli arancioneroverdi dimostrano quantomeno una timida inversione di rotta, evitando un passivo ancora più consistente anche quando, poco dopo la metà della ripresa, la squadra rimane in inferiorità numerica a causa dell'espulsione per somma di ammonizioni ai danni di Nicolussi Caviglia.

TOP

1) ZAMPANO

Nonostante la prova individuale di una buona metà della squadra sotto le attese, il discorso non deve necessariamente essere riconducibile a tutti i giocatori. Non è il caso di Svoboda e soprattutto di Idzes, il quale è riuscito a mettere più di una pezza quanto ha potuto. Fino all'espulsione, non è un concetto attribuibile a Nicolussi Caviglia, il quale ancora una volta dimostra personalità e geometrie, lottando anche in mezzo al campo così come Busio, il cui rientro dopo l'infortunio può essere ritenuto all'altezza per merito di una prova generosa se non comprensibilmente troppo brillante.

Con ogni probabilità, l'unica performance a elevarsi leggermente sopra la sufficienza è quella di Zampano, ancora una volta tra i più positivi di questo avvio campionato. Favorito forse dalla presenza di Emerson Royal, fin qui parso l'anello più debole dei rossoneri, il terzino del Venezia è riuscito in più di un occasione a creare grossi grattacapi agli avversari. Il suo assist per Pohjanpalo sul risultato di 1-0 è perfetto, mentre nella ripresa trova il gol poi annullato per fallo in partenza di Nicolussi Caviglia.

FLOP

3) POHJANPALO

Polveri bagnate per Oristanio e soprattutto Pohjanpalo, quelle delle lacrime per un Venezia a secco di gol da tre partite. Utile e generoso, ma fagocitato dalla coppia Gabbia-Pavlovic. Ha un occasione ghiottissima sul'1-0 su assist di Zampano che però sbaglia un pò clamorosamente per un giocatore della sua caratura. Sul calcio d'angolo del 2-0, buca il colpo di testa sul cross di Pulisic.

2) SCHINGTIENNE

Il doppio infortunio di Sverko e Altare lanciano Schingtienne all'esordio ufficiale con la maglia del Venezia. Un debutto dei più complicati, in un campionato nuovo, contro un tandem, quello formato da Theo Hernandez e Leao, tra i più letali in tutta Europa. Infatti, non passano neppure due minuti perché la coppia rossonera tagli quella formata dal belga e Candela, prima che l'intervento maldestro di Joronen completi l'opera in negativo. Se in occasione Leao lo sorprende con un colpo di tacco, in quella del 4-0 le finte del portoghese lo costringono a un tackle in ritardo sulla sua caviglia il quale costa il 4-0 definitivo con larghissimo anticipo sul triplice fischio.

1) JORONEN

Il portiere finlandese incappa in una prestazione poco brillante quanto sfortunata, complice in tutti i primi tre gol subiti dal Venezia. Il suo posizionamento a mezza via sul tiro dopo poco più di un minuto di Theo Hernandez da posizione defilata, favorisce il flipper tra le proprie gambe con la palla che poi si deposita dietro di lui.

Non irreprensibile anche in occasione del secondo gol, sia per l'uscita che per l'intervento seppur non facile, sul terzo gol non trattiene un tiro abbastanza facile di Reijnders, lasciandosi scivolare il pallone dalle mani e abbattendo Abraham nel tentativo di recuperarlo. Il terzo gol cala idealmente il sipario del match con il rischio di un imbarcata memorabile. Nella ripresa, Joronen evita che questo succeda subito dopo due minuti, opponendosi alla conclusione di Leao. Troppo poco per salvare la propria prestazione in un Venezia "tradito" dalla prova di uno dei suoi principali leader.