Venezia, Di Francesco: "Il rigore poteva tagliarci le gambe, siamo stati bravi a toccare le corde giuste"

Mister Eusebio Di Francesco ha commentato in conferenza stampa la vittoria del Venezia sul Genoa. Queste le sue parole.

Pessima prestazione a Milano e ora i tre punti, qual è il vero Venezia?
"Per la mia esperienza ci sono dei passaggi quando si costruisce. Abbiamo dimostrato di non essere quelli di San Siro. Ne ero convinto per come ho visto allenarsi i ragazzi in settimana. Abbiamo ragazzi giovani o che non hanno esperienza in questo campionato. Il rigore sbagliato poteva tagliarci le gambe. Mi piace lavorare sull'aspetto difensivo, abbiamo messo 7 volte i giocatori del Genoa in fuorigioco".

Come ha lavorato sulla testa?
"A volte entriamo in cose delicate. Non siamo psicologi, ma cerchiamo di toccare le corde giuste. Siamo stati bravi e fortunati a farlo insieme alla società".

Il gol di Pohjanpalo un segnale?
"Di autostima. Gli ho chiesto come stava dopo il rigore. Ho aspettato a toglierlo e lui voleva giocare. Siamo contenti del gol".

Centesima vittoria quest'oggi, il grave infortunio di Malinovskyi ha forse inciso sul Genoa?
"Speravo di centrarla all'ultima dell'anno scorso, ma ora sono felice del Venezia. Dispiace fortemente per Malinovskyi, ci ha toccato in giornate in cui già eravamo stati toccati dalla morte di Schillaci. Fatico a capire se loro sono usciti dalla partita dopo quell'episodio".

Candela oggi ha giocato braccetto:
"Candela lo avevo visto fare quel ruolo l'anno scorso. So che può farlo e ha fatto bene".

L'ingresso di Yeboah è stato utile:
"Se vi ricordate avevo detto ad inizio anno che mancava la creatività che non può mancare. Lui ed Oristanio ce la portano".

Al 27' ha tirato un urlaccio:
"Noi giochiamo per far gol, in quel caso eravamo tornati indietro nel momento sbagliato".