Venezia-Genoa 2-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: con una bella prova, gli arancioneroverdi conquistano la prima vittoria in campionato
22.09.2024 09:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia-Genoa 2-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
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Nella quinta giornata del campionato di Serie A, il Venezia supera il Genoa per 2-0 al Pier Luigi Penzo, conquistando il primo successo in campionato e stagionale. Dopo una prima parte di match contratta, gli arancioneroverdi crescono gradualmente fiducia, rendendosi pericolosi in due occasioni nell'arco dei primi quarantacinque minuti di gara e confermando i buoni segnali ancor più nella ripresa, nel quale la squadra di mister Di Fracesco prima fallisce un rigore con Pohjanpalo, ma poi trova due reti con Busio e lo stesso attaccante finlandese.

Quella arancioneroverde appare come una vittoria liberatoria, per il morale quanto per la classifica. Piace l'atteggiamento propositivo dimostrato anche dopo la prima rete, fattore che risulterà determinante per avere la meglio su un Genoa molto sottotono rispetto alle prime uscite stagionale. Infine, i tre punti lanciano il Venezia più lontano dall'ultima posizione, ora ad appannaggio solitario del Cagliari. Oltre ai sardi, i lagunari scavalcano almeno momentaneamente altre cinque squadre che però devono scendere in campo in questa giornata.

TOP

3) YEBOAH

Mister Di Francesco lo richiama già al primo slot di sostituzioni e l'ecuadoriano disputa uno spezzone abbondante a livello di minutaggio e intrigante per il tipo di giocate espresse. Yeboah mette in risalto buoni mezzi tecnici, pur risultando a volte troppo frenetico, ma anche personalità e fame agonistica, cercando sempre di proporsi e di ottenere la palla dai compagni. Si evidenzia in particolare per la giocata che vale il 2-0 del Venezia quando si incunea tra i difensori sul lato sinistro dell'area servendo un bel cross per Pohjanpalo finalizzato a rete.

2) SVOBODA

Comanda una difesa che appare inizialmente tesa e contratta a causa delle scorie della scioccante prova contro il Milan. Come i compagni da sensazione di insicurezza per un primo abbondante scorcio di gara, ma acquisisce più velocemente di altri fiducia in se stesso a suon di chiusure riusscite. E' bravo a mantenere alta la linea della squadra, così come puntuale nelle chiusure e nei contrasti, pur concedendosi qualche evitabile rischio in palleggio. Nel complesso è però estremamente concentrato ed efficace, inoltre, ancora una volta mostra dei piedi più che educati, quando pennella per la testa di Busio il quale però non inquadra la porta, vanificando la migliore occasione del primo tempo.

1) BUSIO

L'occasione sopracitata sciupata dall'americano è in realtà l'unico neo di una partita sopra le righe. Sia nel primo che nel secondo tempo, Busio porta in campo un motore dalla cilindrata superiore ad avversari e compagni, aggiunto a dei mezzi tecnici considerevoli che danno sicurezza alla squadra, del quale diviene presto il punto di riferimento. Nonostante Di Francesco lo impieghi nel ruolo solitamente di Duncan, Busio si evidenzia anche nei suggerimenti: un esempio è il pallone per Ellertsson, poi rifinito per Oristanio. Un altro quello delll'azione, in tandem con Pohjanpalo, che porta con il rigore proprio su fallo guadagnato dallo stesso centrocampista. Il tiro-cross, molto più cross che tiro, che sorprende Gollini e che permette al Venezia di portarsi in vantaggio, è solo una delle tante giocate che passano, in particolare dalla ripresa, dai suoi piedi.

FLOP

NESSUNO

La partita del Venezia è un diesel sotto ogni aspetto. Quello psicologico che vede gli arancioneroverdi inizialmente tesi, macchinosi e timidi, senza però rischiare concretamente qualcosa sul piano difensivo(seppure con un pizzico di fortuna in un paio di occasioni in area di rigore) o subire conclusioni nello specchio coperto da Jorenen. Questo nonostante qualche sbavatura di Andersen o pallone pigro di Candela o nemmeno quando Pohjanpalo effettua una brutta sponda a metà primo tempo, concedendo il contropiede più pericoloso a favore del Genoa, terminato da Vitinha e ammortizzato da Svoboda.

Oltre al sopracitato errore, Pohjanpalo si fa parare un rigore da Gollini, procuratosi poco prima da Busio dopo un passaggio intelligente dello stesso finlandese. Il gol del 2-0 e altre buone giocate per la squadra però lo riabilitano ampiamente. Infine, in chiaroscuro le prestazioni di Ellertsson e Oristanio. Il primo fornisce un bell'assist per il secondo, ma risulta molto impreciso nel rifinire le azioni in altre occasioni; il secondo, oltre a mostrare un feeling con la porta ancora da costruire, alterna qualche giocata interessante a molti momenti di grigiore.