Venezia, Schingtienne: "Salvezza, ci crediamo. Milan? Esordio difficile, ora sono cresciuto"

Il difensore del Venezia, Joel Schingtienne, ha parlato oggi in conferenza stampa a Ca' Venezia, a pochi giorni dalla sfida degli arancioneroverdi contro il Como, prevista sabato alle 15 al Sinigaglia.
Com'è stato il tuo impatto qui in Italia e a Venezia, hai incontrato difficoltà?
"Quando sono venuto qui mi ha impressionato la sede con tutte le strutture del club, oltre a quello che mi ha detto il direttore sul progetto, che è stato decisivo per scegliere il Venezia. La grande differenza rispetto al calcio belga è stata soprattutto legata all'aspetto tattico, qui tutti sono molto preparati alla fase difensiva, ai dettagli, mi sono dovuto adattare ai ritmi ed agli aspetti tattici".
La tua prima da titolare è stata difficile, a San Siro con un Milan che era ispirato. Che ricordo hai, ti senti cresciuto ora?
"E' stata una partita difficile contro un avversario forte, la ricordo ovviamente molto bene. Anche perché eravamo a San Siro. Da allora, ora sicuramente mi sento cresciuto rispetto a quella partita dal punto di vista tattico, ho più automatismi e mi sento molto più confidente per quelle che sono le richieste dell'allenatore".
Com'è stato l'impatto con Di Francesco?
"Mi piace essere allenato da lui, vuole giocare a calcio anche contro avversarie forti e mi trovo molto bene con lui. Ci chiede di giocare, è una cosa molto positiva per me e per qualsiasi giocatore perché ci consente di crescere. Poi è un allenatore molto esperto, ti dà la possibilità di migliorarti anche nella cura del dettaglio. Se devo affrontare un giocatore veloce per esempio, mi dà suggerimenti essenziali per affrontare quel tipo di giocatore lì. E' molto importante per me per questo motivo".
Sei arrivato con Sagrado. Quanto ti ha aiutato arrivare qui assieme a lui?
"Mi ha aiutato molto, perché arrivavo in una squadra nuova, in un campionato nuovo con una cultura differente. Mi ha aiutato ad ambientarmi anche per la lingua e perché avevamo le stesse esigenze. Lui è arrivato prima di me, quindi mi è stato utile a farmi capire determinate dinamiche e le richieste dell'allenatore, questo mi ha aiutato".
Sabato il Como, hai già affrontato grandi attaccanti e potresti trovarti davanti Nico Paz, Diao o Cutrone. Che sensazioni hai?
"Sarà una partita difficile per entrambe le squadre, perché entrambe proponiamo un determinato stile di gioco. Sarà un match difficile per entrambe. L'affronteremo preparandola come facciamo sempre in settimana. Ascoltando le analisi dell'allenatore, con l'obiettivo di portare a casa punti".
Questi due punti quasi "insperati" contro Lazio e Atalanta, vi hanno dato più convinzione?
"Penso che non siamo stati particolarmente fortunati, perché potevamo anche portare a casa qualche punto in più. La consapevolezza c'è sempre stata, ma sicuramente abbiamo fiducia, ancor di più. Abbiamo giocato con buona intensità e fiducia, credo che se portassimo avanti questi buoni propositi potremo lottare".
Abbiamo parlato anche di Sagrado che conosci bene, ma che ora è infortunato. Che ci dici di lui, pensi che si imporrà come stai facendo tu ora?
"E' stato infortunato, poi è rientrato e si è infortunato di nuovo, ma è evidente che il mister crede nelle sue potenzialità e sono sicuro che mostrerà le sue qualità, ci sono ancora diverse partite da giocare e avrà la sue chance di giocare e mettersi in mostra".