Elisa Visentin, la giovane sprinter di grandi speranze della Biotekna
Dopo aver approfondito la storia ed il percorso di Martina Favaretto - sempre nell'ottica della presentazione degli atleti veneziani più rappresentativi in casa Biotekna - parliamo ora di un'altra velocista, la giovane junior diciottenne Elisa Visentin. Cresciuta facendo tennis, Elisa è passata all'atletica nel 2014, iniziando il suo percorso proprio con la Biotekna Marcon, vera e propria casa per lei.
La categoria ragazzi per Elisa lascia intravedere cose importanti, soprattutto in quello che poi sarà il suo vero amore, la velocità. Pronti-via, la sprinter veneziana stampa un ottimo 8"0 nei 60 metri, proprio nella sua Marcon e in occasione dei campionati regionali di categoria. A 12 anni quel crono risulterà essere uno dei più importanti in Italia, precisamente il secondo. Nei due anni di categoria Elisa è stata capace di correre sempre tra gli 8"0 e gli 8"3, pur accusando qualche problema fisico nella seconda stagione, in una sfortunata edizione delle prove multiple provinciali svolte a Murano. La causa? Un incredibile sasso presente nella buca del salto in lungo. Quel problema fisico impedirà poi alla giovane Elisa di prendere parte al Trofeo Internazionale Città di Majano. In quella doppia stagione arriveranno altri risultati molto solidi ed interessanti, come un ottimo 4,70 nel salto in lungo e un successo con 8"50 in occasione del Trofeo Coni svoltosi a Caserta.
Nel primo anno da cadetta arrivano risultati di ottimo livello praticamente in tutte le gare che la velocista - all'epoca quattordicenne - ha svolto, con il minimo di partecipazione per i campionati italiani centrato in 3 diverse gare: 80, 300 e 80hs. I tempi ottenuti nell'arco di tempo che va da aprile a luglio sono stati 9"91 negli 80, 41"06 nei 300 e 12"34 nell'unica gara di 80hs fatta. Tra settembre ed ottobre dello stesso anno (2016) la giovane sprinter ha ottenuto piazzamenti e titoli prestigiosi in Regione e in Italia: ai primi di settembre è arrivato un successo importante al Trofeo Internazionale di Majano negli 80 metri; nell'ultimo weekend del mese sono arrivati due titoli regionali sia negli 80 che nei 300, a conferma che era lei la più forte velocista in Veneto, nonostante le avversarie fossero agguerrite. Agli italiani di Cles negli 80 - dopo una batteria sofferta - la giovane velocista ha tirato fuori il meglio in finale, prendendosi un argento più che meritato per la stagione superlativa fatta. Il 2017 è l'anno dei dolori e delle gioie: a maggio un infortunio muscolare la mette fuori gioco per il Trofeo Nazionale di Fidenza, in un momento in cui stava correndo su ottimi tempi; questo problema l'ha tenuta lontana dai campi per molto tempo, permettendole però di rientrare al Trofeo di Majano, dove giunge seconda a causa di un ulteriore acciacco che le ha impedito di spingere fino in fondo. Ai regionali di fine settembre arriva in forma e lo dimostra, prendendosi il titolo regionale negli 80 e nei 300, come l'anno precedente. Ai tricolori cadetti svoltisi a Cles l'apoteosi: Elisa si presentava con il settimo tempo di accredito negli 80 e pochi le davano qualche chance di vittoria, ma in batteria tira fuori il miglior crono stagionale pur rallentando nel finale di gara e cambiano le cose. Certezze sgretolate avversarie, fiducia aumentata per lei, ciò si traduce in una finale che risulterà essere controllata dal primo all'ultimo metro, con tanto di titolo italiano portato a casa per la gioia sua e di chi la seguiva in quei momenti (i tecnici erano Alessandro Pavan e Federico Sottana).
Le due annate da allieva (2018-2019) sono in chiaroscuro e decisamente sfortunate, soprattutto la seconda; ma andiamo con ordine. Nel primissimo anno Elisa si mette in luce tanto nei 100 metri quanto nei 200, dopo aver ottenuto risultati comunque positivi nei 60 indoor (sesto posto agli italiani indoor con 7"80). Nelle uscite outdoor - a lei più congeniali - ottiene risultati molto buoni, l'11"97 ottenuto nei 100 e il 24"50 corso nei 200 la mettono tra le prime in Italia nella categoria di appartenenza. Dopo aver corso al Golden Gala di Roma i 200 in 24"50 (minimo europeo) la giovane sprinter vince un bellissimo bronzo ai campionati italiani nei 100 in 12"01 e nei 200 chiude all'ottavo posto in una gara dai contenuti tecnici di altisimo livello. A settembre dello stesso anno subirà un brutto infortunio muscolare in occasione del Meeting Mondiale di Padova, problema che sarà purtroppo accompagnato da ulteriori due infortuni verso fine dicembre il primo e a marzo il secondo, giusto nel momento in cui era in pieno recupero. Questa tripletta di infortuni la costringerà - purtroppo - a rinunciare ai campionati nazionali assoluti del 2018 e ai nazionali indoor ed outdoor di categoria del 2019. Rientrata a luglio in gara per rompere il ghiaccio e riassaporare le sensazioni di gara, Elisa riuscirà comunque a ottenere risultati positivi visto il percorso travagliato, vincendo il titolo regionale allieve nei 100 in 12"22 e nei 200 in 24"94.
La stagione del 2020 è quella della rinascita definitiva, dell'ennesima conferma ad alti livelli nel palcoscenico nazionale. In occasione delle indoor Elisa migliorerà il suo crono nei 60 fino ad un 7"66 e nei 200 ad un 24"87, ottenendo un sesto ed un quarto posto agli italiani di categoria. Dopo il lock-down forzato la giovane velocista torna ad allenarsi con forza e grande impegno, consapevole che la stagione non è finita ed il meglio è previsto per settembre, stando al calendario federale. Aprirà la stagione con una serie di risultati positivi nei 100 (crono tra 12"01 e 12"08), trovando spesso un po' di vento contrario a inficiarne leggermente le prestazioni. Nei 200 Elisa otterrà un ottimo 24"38 a fine luglio a Treviso, tempo che le vale il minimo per i campionati italiani assoluti di Padova e sarà il nuovo record personale. Incapperà purtroppo in una giornata poco brillante in occasione dei Nazionali svoltisi a Padova e non riuscirà a correre come avrebbe voluto, ma per lei il campionato italiano più importante era quello di Grosseto, in programma dopo metà settembre. Dopo aver fatto ancora incetta di titoli regionali nei 100 e 200 junior, Elisa arriverà ai campionati italiani di categoria con il secondo accredito sia nei 100 che nei 200, ma con avversarie fortissime ed agguerritissime, tanto che erano in 5 o 6 atlete in pochissimi centesimi nelle liste. In occasione dei nazionali grossetani però la sprinter veneziana riuscirà ad esprimersi al meglio delle sue possibilità, tirando fuori i risultati più importanti nel momento più opportuno. Nei 100 correrà un primo turno in controllo in 12"01, in semifinale otterrà il proprio record personale con 11"95 e sempre senza spingere, dimostrando un'ottima condizione psico-fisica; in finale riuscirà a migliorarsi ulteriormente arrivando ad 11"89 - nonostante una partenza imperfetta - e prendendosi una medaglia d'argento dal peso specifico incredibile per un'atleta che l'anno precedente aveva perso tutti gli appuntamenti possibili. Nei 200 dopo aver controllato la batteria, riuscirà - la domenica - a conquistare un'ulteriore medaglia d'argento in 24"60 rimontando negli ultimi 50 metri le due avversarie per le medaglie, arrivando dietro alla sarda Dalia Kaddari, primatista italiana.
Dal tennis all'atletica, Elisa Visentin è innegabilmente il più grande talento che lo sprint veneziano possa offrire in questo momento e la Biotekna Marcon del presidente Guerrino Boschiero se la tiene giustamente stretta. A 18 anni e con tutto il futuro davanti è impossibile parlare di dove può arrivare, sicuramente la maglia azzurra sfuggitagli nel 2018 è nelle sue possibilità nell'immediato futuro. Dalla primatista italiana Manuela Levorato, passando per Martina Favaretto e arrivando a questa rampante atleta, l'atletica veneziana ha trovato tanti talenti nello sprint, questo è poco ma sicuro. Venezia, la città della velocità italiana? Si potrebbe definire tale nel suo piccolo, con la consapevolezza che il percorso della junior classe 2002 è ancora tutto da percorrere. E noi da veneziani ci auguriamo sia pieno di successi e fulgido.