Pierini: "So cosa serve per vincere un campionato di B, Venezia esperienza fantastica"

08.09.2024 08:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Pierini: "So cosa serve per vincere un campionato di B, Venezia esperienza fantastica"
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Nicholas Pierini, fresco di passaggio dal Venezia al Sassuolo, si è presentato ai microfoni di Sassuolo Channel in questa sua seconda esperienza in neroverde. Queste alcune delle sua dichiarazioni: "Il mio esordio in Serie A è stato bello ma allo stesso tempo un po' amaro perché era contro il Napoli di Sarri quindi c'era Mertens, Insigne, quella gente lì fortissima, e io ero inesperto, ero un ragazzino, avevo 18-19 anni credo, quindi avevo il cuore in gola, non respiravo ed è stato bello poi in uno stadio così così bello, così storico, come era il San Paolo ai tempi adesso il Maradona, però comunque molto molto molto bello".

Venezia?
"Venezia è stata un'esperienza fantastica perché arrivavo dalla serie C, ero finalmente tornato in serie B in una squadra che era appena scesa dalla A, quindi era un salto importante. Ero tornato in categoria e in una squadra comunque importante. Poi il secondo anno è stato il continuo della stagione scorsa perché era rimasto il mister, siamo rimasti quasi tutti, quindi questo ci ha portato con la costanza, il duro lavoro, il sacrificio, a fare qualcosa veramente di importante".

Cosa serve per vincere la B?
"Avendo vinto un campionato l'anno scorso, so bene, perché è una cosa fresca, so bene come funziona. Per vincere un campionato so cosa ci vuole e sono qua appunto per dare una mano alla squadra, per mettere magari questa piccola esperienza che ho, perché comunque non ho 30 anni, però a disposizione della squadra, dell'allenatore per fare un gran campionato. Per vincere un campionato di serie B secondo me serve tanta compattezza, serve un gruppo unito, una squadra unita e questa secondo me è la grande differenza che che fa in serie B".

Mister Grosso?
"Io sono arrivato qua, mi ha accolto a braccia aperte, mi ha salutato, mi ha detto un po' al volo perché sono arrivato il giorno della partita quindi io gli ho detto che se c'era bisogno mi poteva metter dentro e così è stato. Io ho cercato di dare il massimo anche perché arrivavo da un trasloco, da un viaggio, ho dormito poco e arrivavo un po' scombussolato, però sono entrato con voglia, determinazione, per cercare di dare una mano alla squadra".

Qual è l'obiettivo per quest'anno?
"L'obiettivo concreto è quello di riportare il Sassuolo in A ovviamente, altrimenti non sarei qua. Un mio sogno, come magari può essere il sogno di tanti altri ragazzi, è giocare in serie A ad alti livelli o comunque in Serie A o anche in altri campionati come per esempio la Spagna e giocare in Champions League ovviamente".