Bologna-Venezia 3-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
Nella quattordicesima giornata di Serie A, il Venezia inanella la quarta sconfitta consecutiva, questa volta con un perentorio 3-0 a favore del Bologna padrone di casa. Nella prima frazione è Ndoye a sbloccare la gara al 21’ minuto, siglando dal dischetto un rigore procurato da egli stesso dopo il fallo di Haps.
Se nel primo gli arancioneroverdi ribattono colpo su colpo dando vita a un match combattuto, nella ripresa la squadra di Di Francesco viene velocemente inghiottita dai felsinei, i quali ancora su rigore, segnato da Orsolini al 69’ minuto, mettendo in discesa il match. Due minuti più tardi, la prima doppietta italiana di Ndoye mette poi definitivamente in ghiaccio la partita.
TOP
1) STANKOVIC
Sono pochissimi gli uomini di mister Di Francesco che, nell’arco della partita, si salvano dall’insufficienza. Il solo che probabilmente merita una menzione d’onore è Stankovic, chiamato ripetutamente all’intervento in particolar modo nella seconda frazione di gioco.
Il portiere scuola Inter ha il merito di rallentare la goleada del Bologna, tenendo a galla i suoi per più tempo. Se a tu per tu con Karlsson, sono più gravi le colpe dell’esterno del Bologna che i meriti del portiere arancioneroverde, in due occasioni su Odgaard si oppone in maniera pregevole.
FLOP
3) IDZES
Nell’imbarazzo della scelta dei giocatori del Venezia che dovrebbero essere menzionati in questa lista, il primo nome ad elevarsi in negativo è il difensore naturalizzato indonesiano. Se fino all’azione dello 0-2 è probabilmente tra i pochi a reggere l’urto delle continue folate avversarie, in occasione dell’azione che porta al secondo penalty si fa bucare insieme a Svoboda per l’inserimento di Odgaard.
Come se non bastasse, nonostante la pezza messa da Stankovic, insieme al compagno di reparto conclude la frittata nel tentativo di spazzare il pallone, calciando il giocatore avversario anziché la palla. Dopodiché, insieme al resto della difesa ormai in totale confusione, si perde l’inserimento di Ndoye, il quale può festeggiare la personale doppietta.
2) POHJANPALO
Per descrivere la prova dell’attaccante finlandese, grosso modo basterebbe andarsi a riprendere la descrizione di questa rubrica della partita precedente con il Lecce. In realtà, il suo film sta diventando tristemente ripetitivo: una deprimente combinazione di pochi palloni utili ricevuti e un mood sconfortato, quello che fa trasparire dalle sue movenze sul terreno di gioco.
Nello specifico della partita, inizia anche in maniera incoraggiante, con un paio di aperture interessanti per i compagni. Poi, con il trascorrere del match, il suo apporto si riduce a qualche intercetto del pallone e a inserimenti tardivi, fino alla scomparsa del campo. Il primo sussulto arriva all’80’ con un bel tiro al volo su cross di Oristanio. Una breve epifania che rimembra i recenti tempi d’oro, quelli in Serie B con mister Vanoli in panchina.
1) HAPS
Rompe l’equilibrio del match affossando Ndoye nel lato sinistro dell’area di rigore con una trattenuta prolungata e scomposta che porta al penalty del vantaggio del Bologna. Soffre fortemente per tutta la partita l’esterno svizzero, cliente difficile per chiunque in Serie A, ma che Haps ha il merito non voluto di esaltare oltremodo. Se poi aggiungiamo il suo contributo alla manovra offensiva, il giudizio del terzino surinamese non migliora affatto.