Venezia, Di Francesco: "A Bologna con l'elmetto. Esonero? E' l'ultimo dei miei pensieri"

29.11.2024 14:23 di  Daniele Najjar   vedi letture
Venezia, Di Francesco: "A Bologna con l'elmetto. Esonero? E' l'ultimo dei miei pensieri"
TuttoVeneziaSport.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Una sconfitta che ha fatto male quella rimediata lunedì sera contro il Lecce: il Venezia si prepara alla trasferta contro il Bologna con un morale a pezzi ed una serenità da ritrovare. 

Il tecnico arancioneroverde, Eusebio Di Francesco, ha parlato alla vigilia del match in conferenza stampa. 

Come sta la squadra mentalmente e fisicamente? Come si affronta il Bologna?
"In dubbio è Nicolussi Caviglia per un problemino, Andersen non ci sarà per un problema familiare, Zampano anche per un problema alla mano. Ci auguriamo di recuperarlo per la prossima. Dal punto di vista mentale ci siamo leccati le ferite, dopo una partita che ci ha visti soccombere come risultato, ma non come prestazione. Il Bologna ha giocato mercoledì, ma ha una rosa tale da potersi permettere dei cambi. A volte anche concedere una occasione può essere determinante, il Lecce ce lo ha insegnato".

Ha dormito dopo Lecce? Ha portato la squadra a Lourdes?
"Non ho dormito, in primis ci devo andare io a Lourdes. A Coverciano ci hanno insegnato la "regola delle tre C" importante per gli allenatori: coerenza, competenza e la terza la capite da soli (ride, n.d.r.). Ma non ci possiamo basare sulla fortuna. Questa squadra merita di avere maggiori soddisfazioni".

Più arrabbiato o dispiaciuto?
"Arrabbiato per quella che è stata la partita. Attorno a noi ci sono stati soprattutto commenti distruttivi".

C'è più preoccupazione o voglia di mettere l'elmetto?
"Un po' di preoccupazione nella vita serve sempre. Quando esco di casa mi sento spesso dire "mi raccomando", una frase che sentivo da mia madre. Ma condivido che serva l'elmetto, è una partita difficile, ma abbiamo dimostrato di poterci stare, di non essere di passaggio".

Il club le è vicino, purtroppo il calcio è così e gli allenatori saltano. E' un punto di forza di questa squadra invece?
"Sì, se si ha il prosciutto negli occhi spesso succede quello che hai detto. A volte guardare quello che si mostra è importante, anche se alla lunga i risultati sono importanti nel nostro campo. Non cerco alibi e non farei comunque una colpa ad una società che può fare delle scelte differenti, fa parte del gioco. In questo momento è l'ultimo dei miei pensieri. Penso a lavorare e cercare risultati".

E Joronen è recuperato?
"Neanche lui è recuperato. Zampano già aveva giocato con dei problemi per questa partita, non è un incidente di lunedì sera, si è accentuato questo fastidio che aveva".

C'è da lavorare sul contraccolpo psicologico?
"Sì, abbiamo lavorato su questo. Ma immedesimatevi in chi sta dentro il campo e vede gli avversari fare gol al primo tiro in porta. Non era mai capitato di creare così tanto. Tanto capita, ma tantissimo come in questo caso è raro: sono partite che vanno così purtroppo e possono capitare. A fine partite prevale la rabbia, come per qualcuno sugli spalti, tutto comprensibile".

Ha visto il Bologna contro il Lille? Domani parte favorito, ma ha dei punti deboli, non trova?
"Ha una rosa ampia, secondo me ha fatto una buona gara contro una squadra buona, con giocatori forti. Il Lille vende giocatori di alta qualità, lavora bene dal basso, è stata una partita combattuta, è prevalsa la qualità nelle scelte fatte dai giocatori del Lille. Ma il Bologna è una squadra ottima, Italiano lo conosco e vuole sempre una squadra propositiva, aggressiva, dove loro sono molto bravi a creare superiorità numerica sugli esterni per andare al tiro o al cross. Hanno giocatori importanti che si riconoscono il loro allenatore, noi dovremo essere bravi a controbattere. Dovremo essere bravi ad invertire il trend ed i pronostici, dato che ovunque andiamo si dice che siamo sfavoriti"

Contro il Lecce abbiamo visto una battaglia uomo contro uomo a tutto campo. Si può rivedere domani?
"L'abbiamo fatta in tante occasioni, poi dipende a che altezza siamo, non si può fare sempre. Ha dato poco agli altri, a volte devi mettere in conto che puoi sbagliare qualcosa e lì devi essere bravo a rimediare. Quando quella pressione non ti riesce devi essere bravo a capire quando rallentare questa pressione. Dobbiamo lavorare tutti insieme nel saper leggere bene i momenti della gara".