Venezia-Lecce 0-1: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
Nella tredicesima giornata di Serie A, il Venezia replica in modo non molto dissimile la sconfitta andata in scena nel turno precedente contro il Parma. Infatti, nuovamente tra le proprie mura amiche, questa volta con il Lecce, gli uomini di mister Di Francesco mettono in atto uno spiacevole deja-vu: nel primo tempo creano tutte le premesse per il vantaggio, dilapidando un occasione dietro l’altra; nella ripresa subiscono il gol beffardo di Dorgu in una delle rare sortite offensive avversarie, spegnendosi velocemente con il passare dei minuti.
TOP
1) NICOLUSSI CAVIGLIA
Tra i più lucidi e continui nei 70’ minuti abbondanti in campo. Insieme a Duncan e Busio mettono in atto una discreta prestazione, ma rispetto ai due compagni di reparto appare quello con maggiore precisione e brillantezza. Con la sua dipartita dal campo, il Venezia appare perdere qualcosa a livello di geometrie.
FLOP
3) SVERKO
Superati gli acciacchi che ne hanno inficiato la tenuta e l’affidabilità, almeno dal 1’ minuto, nelle ultime settimane, contro il Lecce, in realtà, disputerebbe una prestazione più che sufficiente. Al 55’ pesca perfettamente Duncan dalle retrovie, mettendolo davanti alla porta di Falcone che in uscita sbarra provvidenzialmente la strada al centrocampista degli arancioneroverdi. Di contro, viene bruciato dall’inserimento di Dorgu in occasione del gol del Lecce.
2) ZAMPANO
E’ uno degli emblemi delle difficoltà offensive del Venezia. Nell’ultima parte del primo tempo, viene messo per ben due volte in occasione di colpire o di servire ottimamente i compagni: in entrambi i casi si scopre indeciso, perdendo il tempo di sfruttare al meglio le sue chance. Seppur da lodare sia per l’applicazione tattica che per il buon contributo in ripiegamento, rappresenta bene lo scarso impatto degli esterni arancioneroverdi in zona gol, nonostante le occasioni per incidere.
1) POHJANPALO
Così come Zampano (ma anche il buon Oristanio), vive un momento di sterilità che, insieme a quella del resto della squadra, grava su risultati e classifica. Da una parte, il suo scarso rendimento è dovuto alla poca lucidità delle giocate dei compagni, i quali raramente riescono a servilo e, ancor più di rado, in maniera pulita. Quando possono, come nel finale di primo tempo, non lo fanno: è clamoroso il mancato passaggio di Oristanio per lui che, anziché appoggiarla al finlandese a porta sguarnita, calcia addosso a Falcone.
Poi, nelle suddette rare potenziali occasioni, eccezion fatta per qualche buono spunto per i compagni, non si eleva per freddezza e determinazione. Dunque, se da una parte le difficoltà, come contro il Lecce, lo portano comprensibilmente ad una partita opaca, questi non pare ancora essersi totalmente calato nella parte di una squadra che, dovendo lottare per salvarsi, potrà rifornirlo davvero poco in modo netto.