Venezia, un nuovo "problema" di Vanoli: chi deve fare spazio a Jajalo?
Se i 12' minuti disputati contro il Bari da Mato Jajalo avevano già lasciato vibrazioni positive nell'ambiente e tra i tifosi del Venezia, l'autorevole secondo tempo giocato dallo stesso contro l'Ascoli non ha fatto che rafforzare la convinzione che il regista bosniaco in forza agli arancioneroverdi sia veramente ritornato (quasi) a pieno regime. In particolare, la performance mostrata al Pier Luigi Penzo contro la compagine marchigiana è stata infatti tutt'altro che una sgambata. L'ex Udinese, reduce dal lungo stop per la rottura del legamento crociato del ginocchio, è entrato nel momento di più grande difficoltà della squadra e in quello di massimo sforzo degli avversari per riacciuffare una partita parsa a senso unico nel primo tempo.
L'errore clamoroso di Bertinato sul gol dell'Ascoli ha infatti minato le sicurezze del Venezia, rinfrancando un avversario parso alle corde al termine del primo tempo. Con Jajalo in campo, il Venezia ha lentamente ripreso ordine e coraggio, mitigando la frenesia e l'ansia di allontanare al più presto il pallone dalle zone calde dell'area di rigore. La prestazione del regista bosniaco è stata di quelle felicemente solide, non prive di alcune giocate di classe superiore, al pari di quelle che si erano ammirate prima di quel maledetto Venezia-Cagliari del febbraio 2023.
Il ritorno di Mato Jajalo pone ora un piacevole dubbio nel quale mister Vanoli è affidabile unico risolutore. L'aver permesso al giocatore di recuperare con calma da un infortunio così importante ha portato lo stesso a una condizione fisica già apparentemente molto buona. Non sorprenderebbe infatti che l'esperto regista arancioneroverde nel giro di poche partite possa infatti affrontare quasi interamente una gara dal 1' minuto. Notizia meravigliosa per il tecnico del Venezia, che a centrocampo può ora contare su un abbondanza, sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo. Un "problema" invidiabile per qualsiasi squadra della serie cadetta.
Sul fatto che l'esperto regista del Venezia sia destinato a riprendere le chiavi del centrocampo non ci sarebbero in realtà così tanti dubbi: nessun giocatore, anche un ottimo Tessmann adattato a quella posizione, presenterebbe le caratteristiche di Jajalo, le medesime a cui difficilmente Vanoli sceglierà di rinunciare il più delle volte. Allo stesso tempo, lo stesso Tessmann e il Busio di questa stagione paiono assolutamente intoccabili. Ecco che allora l'unica scelta possibile ricadrebbe su Mikael Ellertsson. Dopo un inizio non esaltante, proprio ora che l'islandese sembrerebbe essere tornato agli stessi ottimi livelli della scorsa stagione si andrebbe a prospettare un minore spazio dovuto alla convivenza con Jajalo.
Non di certo una bocciatura per Ellertsson, che, non solo sarà il probabile titolare ancora per diverse partite, ma che rimarrà comunque il cosiddetto dodicesimo uomo della rosa di mister Vanoli: non più certezza dell'undici di partenza , ma comunque prima alternativa e uomo necessario per mantenere altissimo il livello di intensità a partita in corso nell'arco dei 90' minuti. Infine, il ritorno a pieno regime di Jajalo ridurrà a suo volta lo spazio di Bjarkason, Lella e soprattutto Andersen, sparito nuovamente dai radar nelle ultime uscite del Venezia. Per quest'ultimo non sorprenderebbe anche una potenziale addio durante la finestra del calciomercato invernale.