Reyer, Spahija: "Questa sera le brutte percentuali di tiro non ci hanno permesso di vincere"

26.01.2025 19:09 di  Alberto Bison   vedi letture
Reyer, Spahija: "Questa sera le brutte percentuali di tiro non ci hanno permesso di vincere"

Nel match valido per il 17° turno di LBA la Reyer Venezia viene sconfitta da Trento, che con un finale più brillante la spunta per 70-74. Nella sala stampa del palasport Taliercio il coach orogranata Neven Spahija commentà così il match.

Le dichiarazioni di coach Neven Spahija:

"Congratulazioni a Trento per la vittoria. Loro sono stati bravi a giocare con tanta fisicità ed energia fino alla fine della partita.
Negli utlimi sei minuti abbiamo fatto veramente poco. Fino a sei minuti abbiamo fatto una grande difesa e tant'è che siamo riusciti a vincere la sfida dei rimbalzi, pur facendo un pessimo finale dove non abbiamo avuto più energia.
Abbiamo fatto molti assist però nelle partite in casa dobbiamo capire che non possiamo tirare con il 35% dal campo. 
Ora però, dobbiamo restare positivi perché nell'ultimo mese abbiamo fatto tanto e da li dobbiamo ripartire in vista dei prossimi impegni.
Adesso dobbiamo lavorare di più sulla panchina perché se riusciamo ad alzare il livello anche in questo aspetto penso che possiamo fare meglio."

Avete vinto la sfida dei rimbalzi, ma Trento è stata più brava a prendere quelli decisivi nelle ultime azioni di partita?
"Penso che in una partita ci sono tanti dettagli però io quando analizzo una partita faccio un analisi complessiva, e contro una squadra forte come Trento non si può vincere tirando con il 35% dal campo." 

Ford è stato uno degli elementi che più vi ha fatto male?
"Ripeto, per me il problema più grosso è stato in attacco. Per vincere una partita così Trento avrebbe dovuto fare 65 punti, ma io penso che una squadra del talento di Trento sia impossibile che segni così poco.
Penso che nelle partite casalinghe noi dobbiamo fare almeno 80 punti per vincere. Oggi ho visto una difesa e tante altre cose di alto livello, ma l'attacco è stato inaccettabile. Però io ripongo grande fiducia in questi ragazzi che hanno fatto tanto nell'ultimo mese.
Ho capito la situazioni di Munford che ha ancora bisogno di tempo per ritrovare il ritmo partita, per esempio oggi nel finale di partita se avesse segnato le due triple aperte che in una condizione fisica normale lui segna con grande facilità molto probabilmente la partita avrebbe girato in nostro favore".

Un suo pensiero su Dalipagic?
"Io lo conoscevo da quando ero giocatore. Abbiamo perso tutti una grande persona.
Lo scorso anno siamo stati insieme a Belgrado e personalmente mi ha parlato della sua malattia ma era tranquillo e mi ha detto che avrebbe continuato la sua battaglia ma non era preoccupato.
Questa notizia per me è stata una grande sorpresa molto dolorosa. Per tutta la pallacanestro è stata una grande perdita.
Io posso ritenermi fortunato ad aver visto giocare Drazen Praja Dalipagic che era un giocatore eccezzionale."