Reggiana-Venezia 1-0: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
Se alla vigilia del match mister Vanoli si era detto preoccupato per la prima partita a seguito della sosta per le nazionali, i fatti gli hanno dato ampiamente ragione. Dopo un buon primo tempo nel quale il Venezia ha pressocchè controllato il match, pur pungendo in una sola occasione con Pierini e dilapidando un rigore con Pohjanpalo, conquistato in maniera del tutto casuale, con la rete di Gondo a inizio ripresa è naufragato evidenziando tutti i problemi spesso elusi dai risultati.
Se indietro senza Idzes si è scricchiolato più del solito, a preoccupare ancora una volta è la sterilità offensiva. Con il finlandese in giornata grigia, gli arancioneroverdi non sono riusciti a trovare alternative ai suoi, facendo una fatica terribile a rendersi pericolosi e infine cadendo in un ansioso nervosismo costato diversi gialli, come quello ingenuo di Zampano che ha lasciato in questo modo l'inferiorità numerica per somma di cartellini. Nel complesso, una prestazione insipida che ha condotto a una sconfitta amara con la netta sensazione che qualcosa di meglio si sarebbe potuto fare.
TOP
1) BUSIO
Una delle poche note di merito di una prestazione di squadra complessivamente incolore va ancora una volta all'americano. Se i vari Pierini ed Ellerttson si sono accesi solo a sprazzi, Busio è stato forse l'unico giocatore che nell'arco dell'intera gara è riuscito a mantenere la lucidità nelle giocate, soprattutto senza cadere in scelte frettolose comuni quando si deve recuperare ma non si riesce a farlo, abbinando il tutto a discrete esecuzioni tecniche. Non a caso Vanoli, nonostante il viaggio transoceanico, a differenza di Tessmann, decide di non risparmiarlo. E fa bene.
FLOP
3) CANDELA
Nel primo tempo il terzino spinge spesso senza però trovare il servizio giusto. Nella ripresa comincia male, marcando in ritardo Gondo che, nonostante il bellissimo gol al volo su azione di calcio d'angolo, ha davvero troppo spazio per coordinarsi. Da allora non riuscirà veramente a riprendersi, affacciandosi poco anche in fase offensiva.
2) POHJANPALO
Alcuni appoggi intelligenti e precisi tra il primo e il secondo tempo sono troppo poco per un giocatore della sua importanza. Tornato come riferimento principale in avanti con Gytkjaer in panchina, il finlandese è per lunghi tratti avulso dal gioco. Quando pare però finalmente entrare in partita, calcia male un rigore che è preda abbastanza agevole per Bardi. Nel secondo tempo riesce a mettersi leggermente più in mostra ma non riesce realmente ad accendersi.
1) ZAMPANO
Tra i migliori del primo tempo grazie a giocate più rapide e senza fronzoli in fase di spinta come in occasione dell'assist a Pierini, rovina il suo match e non solo con un ammonizione, la seconda per proteste, che costa l'inferiorità numerica a un Venezia in una fase di partita molto complicata. In un certo senso, è il simbolo delle difficoltà arancioneroverdi contro la Reggiana: grande volontà ma anche una scarsa brillantezza sfociata in un prematuro e ingenuo nervosismo.