Venezia, Doumbia: "Giochiamo molto bene ma ci perdiamo in errori evitabili"

11.10.2024 16:00 di  Giovanni Girardi   vedi letture
Venezia, Doumbia: "Giochiamo molto bene ma ci perdiamo in errori evitabili"
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Questa mattina, tra le mura di Ca' Venezia, Issa Doumbia, centrocampista aranncioneroverde, ha parlato in conferenza stampa.

Come ti stai trovando qui al Venezia?

Mi sto trovando bene, è una bella città, ho dei bei compagni.

Che cosa ne pensi del sistema di gioco del mister?

Ci stiamo lavorando sopra. Il mister ha buone prospettive, speriamo che quello che fa porti buoni risultati.

Nell'ultima partita contro il Verona qualcuno ha detto che sarebbe stato giusto il pareggio. Il mister stesso ha detto che si sarebbe dovuto essere un po' più cattivi, più determinati. Sei d’accordo?

Sono d'accordissimo, perchè giochiamo molto bene, ma a volte ci perdiamo in errori banali che possiamo sicuramente evitare.

Però si è anche visto un Venezia che ha anche portato buoni risultati. Secondo te, oltre al cinismo, manca anche un po' di continuità?

Si, ci manca la continuità e restare concentrati in tutti i novanta minuti. Dobbiamo rimanere con il focus nella partita, impegnarci e dare continuità a quello che facciamo.

In questa pausa di campionato dove si sta insistendo maggiormente nel lavoro?

Ci stiamo preparando per la partita in casa contro l'Atalanta. Giochiamo con una squadra molto forte. Ma sono sicuro che possiamo fare buoni risultati e cercare di portare punti a casa.

Come hai vissuto il doppio salto dalla serie C alla serie A?

Cambia l'intensità, la categoria, la qualità, sono molte cose. Cambia tutto. È molto impegnativo.

Come hai vissuto l'interessamento del Venezia?

Sono contentissimo, già arrivare dalla serie C alla serie A, arrivare in una squadra così forte, non sapevo che dire, ero veramente sconvolto.

Come hai iniziato a giocare a calcio?

Grazie ai miei genitori, soprattutto mio padre che ha creduto tantissimo in me, ma anche mia madre. Mio padre è arrivato (in Italia) nel '91, poi ha portato mia madre nel 2000 e poi sono nato io. Sono stati sempre vicino. Mi hanno sempre accompagnato nei posti più lontani anche se magari c'era un problema di soldi. l'importante è che io continui un percorso per aiutare i miei genitori.

Hai fratelli?

Siamo cinque fratelli, uno più piccolo 2006, uno più grande 2002, uno del '93 e un altro del '98, solo quello piccolo gioca a calcio. È andato al Brescia e adesso è in prestito al Miravalle.

C'è un giocatore a cui ti sei ispirato?

La persona che guardo di più giocare è Pogba, ma ormai l'hanno squalificato. Mi piacerebbe arrivare ai suoi livelli.

Quando eri più piccolo hai usato anche la cresta alla Balotelli?

Sì, era una capigliatura che mi faceva mio padre.

Hai ripensato all'occasione di Verona?

Si, l'ho pensato sia dopo il tiro, anche a casa perchè quel goal avrebbe cambiato tutto, avrebbe cambiato anche la vita.

Non hai sempre fatto il centrocampista?

No, ho fatto vari ruoli, ho fatto il quinto, la mezzala, il mediano, anche il trequartista, per quello che mi chiede il mister io sono sempre pronto.

L'AlbinoLeffe è stata la tua seconda famiglia?

Si, perché anche loro hanno creduto in me, sono stato lì dodici anni, qualcosa devo a loro.