Venezia, Di Francesco: "Oristanio recuperato. Haps in lista per la Lazio"

17.08.2024 14:30 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia, Di Francesco: "Oristanio recuperato. Haps in lista per la Lazio"

Intervenuto in conferenza alla vigilia della prima giornata del campionato di Serie A contro la Lazio, ha parlato l'allenatore del Venezia, Eusebio Di Francesco. Di seguito le risposte del tecnico degli arancioneroverdi alle domande dei giornalisti in sala stampa.

Come arriva il Venezia a questo inizio campionato?

"Sicuramente siamo cresciuti. Questa è stata una settimana un pò diversa da quella precedente. I carichi di lavoro sono stati superiori. Un pò si sono visti. Ma tornando alla partita con il Brescia, al di là del risultato devo dire che rivedendo la partita c'è stato un primo tempo dove ho visto tante cose positive. Abbiamo preso dei gol con troppa ingenuità e facilità rispetto alle occasioni concesse. Su queste cose abbiamo lavorato questa settimana e mi auguro di vederle migliorate nella prossima sapendo che si alza il livello dell'avversario. Sappiamo anche che ogni partita fa storia a se e dobbiamo rifarci immediatamente se possibile della partita precedente, anche sul risultato, ma fornendo una prestazione migliore".

Che Lazio si aspetta domani sera?

"La Lazio non è molto diversa da quella dell'anno scorso dal punto di vista degli interpreti perché ha cambiato alcuni giocatori ma ne ha presi di interessanti, per ultimo Dia. E' una squadra che ha gamba, che ha alternative e che sicuramente è stata creata per dare fastidio alle grandi e per fare un campionato di primo livello. Ha cambiato allenatore, prendendone uno che ha fatto molto bene negli ultimi anni e meritato questa chance. Faccio i complimenti a Baroni per questa nuova avventura ma spero di dovergli fare dopo la nostra partita (ride ndr)".

Come si affronta una squadra del genere? Con che armi?

"Un insieme di cose. Un pò la filosofia che stiamo cercando di dare a questa squadra in costruzione. Io dico che se riusciamo a inserire qualche tassello in più all'insieme di questo pensiero è sempre meglio. Però voglio fare passare un messaggio che arrivi sia ai giocatori che in generale: che esistono due fasi nel calcio, quella difensiva e quella offensiva. Noi non dobbiamo trascurare nessuna delle due. Vanno fatte con la stessa intensità. Sono convinto anche che un ottima fase difensiva faccia funzionare quella offensiva molto meglio. Per questo partiamo da questo presupposto: di farla meglio e di farla insieme, senza perdere la voglia di poter far male all'avversario e star lì a subire. Questa non deve essere la nostra identità".

TVS - In ottica salvezza è meglio partite forte, gestire e provare a chiudere forti o è meglio non fare calcoli?

"Meglio raggiungere l'obiettivo finale. Partire forte aiuta. Aiuta l'entusiasmo, che poi va mantenuto costante nel tempo. Questo è un campionato lunghissimo e io dico sempre che il girone d'andata e quello di ritorno sono due campionati differenti. L'anno scorso una vittoria e una sconfitta hanno determinato la nostra stagione (al Frosinone ndr). Abbiamo fatto 19 punti all'andata, disputando un ottimo campionato, e 16 al ritorno. Serve quel pizzico, quella partita in più, quel palo dentro o palo fuori per determinare le fortune di un campionato. Dico solo che partire meglio aiuta, anche solo dal punto di vista dell'entusiasmo. Abbiamo due trasferte consecutive e ci auguriamo di far bene e di portare a casa dei risultati positivi. Dobbiamo essere ottimisti, cercando di portare le partite con determinazione ma anche con ottimismo. Il pensiero dev'essere che sì, ci sono delle squadre favorite, ma non siamo mica stupiti. Sulla carta è così, ma la carta la dobbiamo sfatare, la stessa di quella delle favorite o meno. Nel campionato italiano possono succedere cose molto interessanti in questo senso".

TVS - Quanto le farebbe comodo un giocatore con le qualità di Tessmann?

"Io preferisco parlare di quelli che ho. Parlare in questo momento di Tessmann mi riesce difficile perché è una cosa che deve fare la società. Sono state prese delle decisioni. Se poi mi si chiede se Tessmann è un buon giocatore, rispondo che è un ottimo giocatore. Detto questo, in questo momento non fa parte del progetto ed è un discorso da affrontare con la società perchè sono cose molto delicate dove l'allenatore può mettere voce fino a un certo punto".

TVS - Recupera qualche giocatore?

"Busio, Bjarkason, Pohjanpalo e i tre squalificati, El Haddad, Candela e Idzes non li avremo. Per il resto abbiamo recuperato Oristanio, un giocatore in più per far male all'avversario".

Siete sempre in emergenza?

"Siamo in emergenza, senza sostituzioni. Dobbiamo ancora andare a completare questa squadra, ma lo sapevamo dall'inizio. Si sa che il mercato, per un insieme di cose, è diventato veramente difficile. E' fortunato chi ha mantenuto principalmente la propria squadra. Gli infortuni e le squalifiche non ci aiutano, ma io mi tengo stretto i ragazzi che ho a disposizione cercando di dargli sempre una mentalità costruttiva e propositiva per cercare di affrontare questa partita".

Cosa si aspetta ancora dal calciomercato da qui alla sua chiusura?

"Preferisco obiettivamente prima delle partite parlare di mercato. Non mi piace tantissimo. Preferirei farlo durante la settimana, affrontandolo con il direttore perché abbiamo un pò una linea in comune in questo senso e non c'è diversità di giudizio. Sappiamo che dobbiamo andare a completare questa rosa tornando sempre al concetto di doppi ruoli. In aggiunta a quelli che non sono stati convocati, è stato invece convocato Haps, che è la novità che vi preannuncio".

La condizione di Haps qual è?

"Si è allenato con noi tutta questa settimana. La condizione è buona perché deve esserlo per essere stato preso in considerazione e per portarlo con noi. Magari non giocherà dall'inizio ma potrà esserci utile a partita in corso".

Ha dubbi di formazione?

"Un paio di dubbi ce li ho ma la maggior parte della formazione ce l'ho già in testa".

Ha poche alternative sia in difesa che in attacco:

"Paradossalmente ne ho più in attacco nonostante l'assenza di Pohjanpalo. Abbiamo recuperato Oristanio, avendo così la possibilità di utilizzare un giocatore che ha già fatto questo campionato, che è importante. Sugli esterni e dietro abbiamo sì, abbiamo poche alternative e non abbiamo tanti ricambi. Mi auguro che cambieremo dove servirà".

Verrà via qualche giovane?

"No, dei giovani non verrà via nessuno". 

TVS - Contro il Brescia abbiamo visto un Doumbia in posizione più avanzata: è la posizione dove lo vede meglio?

"Doumbia non solo in questa partita ha giocato avanzato, sennò sembra che l'abbiamo provato solo lì. Anche in Olanda e in altre occasioni ha giocato in quella posizione. E' un giocatore duttile che nasce come mezzala e che ho fatto lavorare sia nella mediana a due che come sorta di trequartista di destra e di sinistra. Questo lo sto facendo anche per dare un pò di equilibrio alla squadra, non potendoci permettere sempre da questo punto di vista tre attaccanti di ruolo, cerco di creare quel giocatore come può essere Busio o Crnigoj o Ellertsson stesso che possa ricoprire questo ruolo con altre caratteristiche. Più che da attaccante, da centrocampista di inserimento e da mezzala".

A livello personale, ogni esordio ogni anno, qual è l'emozione?

"E' sempre bello partire in un campionato importante. Io ho la fortuna di essere tra i venti allenatori della Serie A e non lo dimentico mai. Poi tra le varie squadre che si allenano ho avuto la fortuna-sfortuna di allenare sia grandi per poi tornare un pochettino indietro e di fare le mie esperienze. Far parte dei protagonisti è sempre un grande piacere, ma vi assicuro che l'aspetto personale non è quello principale perché a me interessa il Venezia. Perché il Venezia porterà poi le fortune di tutti quanti noi e voglio trasmettere sempre questo messaggio del noi, compresi i nostri tifosi. Dobbiamo sempre essere un blocco unico e dobbiamo dare il meglio per questa maglia".

Lo dovrà fare in uno stadio che ben conosce:

"I trascorsi non sono solo da allenatore. Devo dire che nonostante sono stato otto anni nella Roma, da giocatore, allenatore e dirigente, ho tanti amici laziali che sicuramente rispetto. Al di là di quello che può essere lo stadio che raccoglie un pò tutto. Gli umori generali, a volte un pò troppo, come i social. I social sono diventati un pò uno stadio dove si può dire di tutto e di più senza avere ritegno e rispetto di nessuno".