Venezia-Milan 0-2: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

Nella trentaquattresima giornata di Serie A, il Venezia cade al Pier Luigi Penzo contro il Milan con il risultato di 2-0. I rossoneri passano in vantaggio dopo appena cinque minuti: Fofana è il più lesto a intercettare un rinvio basso di Candè e a innescare Pulisic che, davanti a Radu, non sbaglia. I padroni di casa reagiscono subito, rendendosi pericolosi in più occasioni con Nicolussi Caviglia e soprattutto con Yeboah, il quale al 33’ troverebbe anche il gol su assist di Haps, annullato però per una posizione di fuorigioco di rientro di Busio, il quale aveva dato il via all’azione.
Nella ripresa, Nicolussi Caviglia ci riprova subito, non andando distante dalla posta. Con il passare dei minuti, aumentano gli spazi per il Milan, che però non è bravo ad approfittarne, mentre dall’altra parte il Venezia fatica a concretizzare il suo gioco arioso. Negli ultimissimi minuti è Zerbin ad andare molto vicino alla porta, mentre il gol al 95’ di Gimenez cala il sipario al match a pochi secondi dalla sua conclusione.
TOP
1) YEBOAH
Nella sconfitta, il Venezia mette sul campo una prestazione non solo ambiziosa e generosa, ma anche ben organizzata. A mancare è però il guizzo del singolo e la brillantezza di colpire a rete, nonostante le diverse opportunità. Chi ci va più vicino, anzi, chi riuscirebbe anche a trovare il gol è Yeboah, bravissimo a colpire perfettamente e con i tempi giusti sul rasoterra di Haps, vanificato però dal fuorigioco di Busio.
Oltre al gol (annullato), l’ecuadoriano si evidenzia, almeno per un ora di gioco, per la sua esuberanza, personalità e capacità di connettersi con i compagni, risultando il catalizzatore del gioco arancioneroverde oltre che costante spina nel fianco di Pavlovic. Nell’ultima parte della gara, mister Di Francesco non rinuncia a lui, consapevole che, nonostante il giocatore abbia finito la benzina, rimanga uno dei fari sul quale aggrapparsi fino alla fine per riacciuffare il risultato.
FLOP
3) FILA
A differenza di Yeboah, non ha l’opportunità di sfruttare dell’onda emotiva del gol, quello contro il Monza, a causa della squalifica. Forse per questo, o forse per un affiatamento con i compagni tutto da costruire, contro il Milan il calciatore ceco fatica moltissimo anche solo a lavorare qualche pallone spalle alla porta. Nella ripresa lascia il campo per Gytkjaer che, nonostante l’esperienza, non fa comunque nulla di più.
2) BUSIO
Rischierato in una posizione a lui più congeniale, seppur con compiti più offensivi rispetto ai compagni di centrocampo, l’americano si limita a un giro palla piuttosto ordinario senza guizzi ne inserimenti. Il pallone più importante che gira per Haps, il quale a sua volta vale il servizio vincente per Yeboah, è effettuato in posizione di fuorigioco.
1) CANDE’
La sua giocata tardiva al quinto minuto nel rilancio recuperato dal Milan dopo cinque minuti costa carissimo al Venezia, mentre, da quel momento, il difensore non si evidenzierebbe ne in positivo ne in negativo. Però, come sappiamo, il calcio è fatto di episodi e la sua leggerezza è quello che condiziona la partita di un buon Venezia che non riuscirà però a trovare fino in fondo la brillantezza di recuperare un Milan, pur con quest’ultimo senza protese e appesantito dalle fatiche di Coppa Italia.