Reyer Femminile, Kuier: "Mi piacerebbe vincere l'Eurolega"

21.10.2024 09:00 di  Giovanni Girardi   vedi letture
Reyer Femminile, Kuier: "Mi piacerebbe vincere l'Eurolega"
© foto di Credits: Umana Reyer Venezia

Awak Kuier, ala orogranata, MVP delle ultime finali Scudetto e Supercoppa, ha risposto ad alcune domande dei tifosi.

Com'è la tua giornata tipo e quante ore dedichi alla pallacanestro?

Dipende dalla giornata. Di solito è un allenamento di tre ore in palestra. Invece, se abbiamo una doppia seduta, l'allenamento si divide in un'ora al mattino e due al pomeriggio. Ma a parte questo sto a casa tipo a guardare qualche partita, quindi mi dedico al basket anche in questo modo. Oltre a questo ho anche due "bambini" a casa, un cane e un gatto che richiedono molto tempo.

Che voto daresti alla vostra rivalità con Schio?

Direi dieci su dieci, sono partite che mi entusiasmano molto. Ogni partita contro Schio è dura, mi rende veramente ansiosa e agitata.

Com'è stato il tuo debutto in Euroleague Women?

È stato faticoso, perché è da sempre che volevo giocare in Eurolega, quindi ero molto emozionata ma anche agitata, ma è andata bene, ero felice di come ho giocato e del fatto che abbiamo vinto, che è la cosa più importante.

Cos'hai provato l'hanno scorso quando avete vinto lo scudetto?

È stato bellissimo, è sempre stato uno dei miei obiettivi dell'altra stagione, sin da quando gioco in Italia, quindi riuscire ad ottenere finalmente quello che hai sempre voluto è stata una bella sensazione ed ero super felice. Poi vedere le mie compagne felici mi ha reso ancora più contenta.

Qual è la cosa più strana che hai fatto da rookie in WNBA?

Quando festeggi il compleanno e tutte si mettono in fila e tu devi correre fino alla fine della fila e ti prendi le pacche sul sedere, ma forti! Questa è la cosa più strana che mi sia successa, mi sono chiesta il perché di questo modo di festeggiare.

Quando hai iniziato a giocare a basket? Hai praticato altri sport prima?

Ho iniziato a giocare a basket a undici dodici anni. Facevo atletica prima della pallacanestro, mi piaceva molto per il fatto che include al suo interno molte discipline.

Chi sono le tue amiche più strette? (domanda di Marzia Tagliamento)

Ovviamente tu, sicuramente Mariella (Santucci), Sara (Bejedi), ho un bel gruppo di amicizie strette, sono molto fortunata.

Qual è il desiderio per il tuo futuro?

Vorrei raggiungere molti traguardi nella pallacanestro, ma al di là della pallacanestro ho sempre sognato di vivere in una fattoria ed avere molti animali. Invece, per quanto riguarda il basket, mi piacerebbe vincere l'Eurolega. Poi vorrei giocare il più a lungo possibile e raggiungere molti traguardi.

All'interno della squadra con chi hai legato di più?

Penso con tutte, sono fortunata ad avere queste grandi ragazze con compagne. Sono legata a tutte e ci divertiamo tanto insieme, è una cosa che si vede anche guardandoci giocare insieme. Le adoro tutte.

Quando eri piccola pensavi che saresti diventata questa o pensavi altro?

Quando ero piccola volevo solo stare all'aperto e giocare. Ho tanti fratelli e loro praticavano qualsiasi tipo di sport. Sentivo di voler fare anche io uno sport, e alla fine sono contenta di essere diventata una giocatrice di pallacanestro e di giocare adesso a Venezia, ma in generale amo essere una giocatrice di basket professionistico e sono molto grata di trovarmi qui ora. Riguardo al fatto che potessi avere altri pensieri, penso che quando ho cominciato a dedicarmi seriamente alla pallacanestro, giocare era il mio unico pensiero.

Sai schiacciare?

Certo che so farlo, se mi segui dovresti saperlo. La mia prima schiacciata l'ho fatta a quindici anni. Ho visto un video in cui Lisa Leslie schiacciava e le mie amiche mi hanno detto:" tu sei alta quanto lei, dovresti provare anche tu." Mi ricordo che stavamo giocando e la prima volta non ci sono riuscita, ma si trattava di esercitarsi un altro po', ma poi ci sono riuscita ed ero molto contenta.

Cosa ti piace di più dell'Italia?

Sicuramente penso che sia impossibile odiare stare in Italia. Il cibo, le persone, la cultura sono fantastici. È diverso da quello a cui sono abituata, ma penso di aver scoperto la parte migliore della cultura italiana. Amo stare qua, d'altronde è da cinque stagioni che sto in Italia

Cosa preferisci fare: stoppare o mettere triple?

Probabilmente tirare da tre perché penso sia più facile da fare. Stoppare è già più difficile, ma anche stoppare è bello perché generi entusiasmo e slancio.

Cosa ti motiva a raggiungere i tuoi obiettivi? Quando realizzi di averli raggiunti?

Sicuramente mi motiva la mia famiglia. Avere una famiglia grande mi ha sempre fatto sentire di avere tante persone alle mie spalle. Quindi sicuramente la mia famiglia, anche se so che non possono venire qui a vedere una partita perché hanno una vita molto impegnata, ma ugualmente mi fanno sentire supportata e si preoccupano per me. Quando vinci un campionato è sempre come se raggiungessi un traguardo. Probabilmente anche quando sono stata scelta al draft WNBA, ero molto giovane e non pensavo che avrei avuto l'opportunità di essere scelta.

Cosa si prova ad avere le compagne di squadra più simpatiche del mondo? Ti voglio bene! (domanda di Matilde Villa).

Mati è la più divertente, ride di tutto. È una di quelle che fa ridere senza sforzarsi, adoro la sua risata.

Qual è la tua mossa preferita in campo?

Probabilmente l'up and under, perché mi viene molto naturale.

Qual è il tuo/a giocatore/trice preferito/a?

Tra i maschi probabilmente Giannis Antetokumpo e tra le donne mi piace Emma Meesseman, Candace Parker, Brianna Stewart, Aja Wilson.

Quali ricordi hai di Ragusa?

Ho molto ricordi di Ragusa, penso che aver cominciato la carriera lì sia stato qualcosa di cui ancora non ho realizzato quanto sia stata fortunata. Ho potuto giocare in una città in cui tutti mi hanno amata e accolta, ho avuto grandi compagne, la città è bellissima, il cibo spettacolare. Se guardo indietro mi accorgo di quanto io sia stata fortunata. Ragusa avrà sempre un posto nel mio cuore.

Che voto dai al tuo italiano? Quali sono le prime parole in italiano che hai imparato?

È divertente che abbia scritto parlare in italiano, perché non lo parlo ma lo capisco, perciò mi darei un 2.5/5, perché capisco tutto, ma la parlata è proprio come se non uscisse dalla mia bocca. Probabilmente le prime parole che ho imparato sono "Ciao, come stai, tutto bene, buongiorno." Quelle base.

Che ne pensi di Caitlin Clark?

Fino ad adesso non ho mai giocato contro di lei. Ha iniziato a giocare in WNBA l'anno dopo di me, quando mi sono fermata per un po', ma penso che sia una giocatrice fantastica, penso che abbia portato una grande pubblicità alla WNBA. È bello vedere giocatrici che dal college fanno così bene anche in WNBA.

Quale giocatrice ti ha impressionato di più in Italia?

Dico Quinonez. l'ho incontrata sul campo quando giocavo a Ragusa e vedere i suoi miglioramenti fino alla giocatrice che è adesso è qualcosa che mi ha colpito, è una grande giocatrice e sono curiosa di vedere come si svilupperà in futuro.

Qual è stata la tua miglior giocata in Italia?

La schiacciata che ho fatto!

Imparerai a giocare a Burraco?

Non so, dovresti chiedere alle mie compagne, dovresti insegnarmelo, ma le vedo giocare dalle cinque alle dieci ore, allora penso che sia divertente, magari. Loro sono molto competitive.

Quali sono le tue tre cose preferite di Venezia?

Sicuramente la città. È bellissimo poter andare a visitarla quando vuoi, nel tuo tempo libero. La cultura veneziana, che è diversa da altre parti d'Italia e ovviamente giocare nella Reyer. Finora qui sono stata benissimo e poi si sa, quando vinci tutto è ancora più bello.