Venezia-Roma 0-1:TOP&FLOP degli arancioneroverdi
Nella ventiquattresima giornata del campionato di Serie A, allo stadio Pier Luigi Penzo, il Venezia è piegato con il risultato di 1-0 dalla Roma di mister Ranieri. Nonostante la prova complessivamente positiva, a fare la differenza la fa la leggermente maggiore incisività della compagine giallorossa a livello di finalizzazione, ma soprattutto l’episodio decisivo del calcio di rigore.
Infatti, sia nel primo tempo, che nell’ancora più positiva ripresa, con un buon palleggio e giro palla, gli arancioneroverdi faticano enormemente a produrre occasioni da rete. La Roma, oltre al gol dal dischetto nella ripresa, ha poche occasioni nitide, essenzialmente due, entrambe nella prima frazione, nel quale Radu e Nicolussi Caviglia salvano rispettivamente, su Dovbyk e Mancini. Tanto però basta per portare a casa il punteggio pieno del match.
TOP
3) CANDE’
La linea difensiva che compone con Idzes e Marcandalli sembra già funzionare piuttosto bene, seppur con il rigore procurato il difensore italiano si esclude inevitabilmente dai promossi dalla gara. Se Idzes si evidenzia per personalità e controllo del gioco in proposizione, oltre che una grande precisione negli interventi difensivi, Candè si contraddistingue per alcune letture difensive e recuperi tutt’altro che banali. Invece, non è altrettanto lodevole nella manovra, palesando, almeno con la Roma, dei piedi non proprio educatissimi.
2) ZERBIN
Stantuffo inesauribile della fascia sinistra. Si eleva specialmente per i continui ripiegamenti efficaci e per la capacità di ripartire con qualità. Diversamente, non riesce a incidere in modo altrettanto brillante offensivamente, nonostante i tanti palloni toccati. Un problema che però coinvolge tutta la squadra nella prova contro la Roma.
1) NICOLUSSI CAVIGLIA
L’affiatamento con Busio e Kike Perez sono di buon auspicio per il proseguo del campionato, regalando al Venezia una delle prestazioni migliori di questa stagione almeno a livello di possesso palla di velocità di esecuzione e sincronia nella manovra, almeno fino alla trequarti avversaria. Il quid in più di una prestazione ampiamente sufficiente è il salvataggio a pochi centimetri dalla porta sul tiro di Mancini da calcio d’angolo che vale quasi come un gol.
FLOP
2) ELLERTSSON
Partita generosa ma costellata da imprecisione in frequenti controlli e passaggi che rendono ancora più farraginosa la manovra offensiva degli arancioneroverde, specialmente negli ultimi trenta metri, nel quale è necessariamente richiesta un certa pulizia delle giocate.
1) MARCANDALLI
Disputa una buona partita, dimostrando una certa personalità in costruzione, oltre che nello sfruttare la sua massiccia presenza fisica, come nel caso del tiro sporcato a Mancini, nel primo tempo, dopo l’uscita incerta di Radu. A pagare sul giudizio alla sua prestazione è però l’imprudenza in area di rigore con il quale colpisce il piede di Dybala causando il penalty e il successivo gol. La sua immediata sostituzione a favore di Schingtienne gli toglie la possibilità di farsi eventualmente perdonare.