Ballardini: "Venezia, basta una vittoria per rilanciarsi. Con Di Francesco identità precisa"

10.12.2024 15:15 di  Daniele Najjar   vedi letture
Ballardini: "Venezia, basta una vittoria per rilanciarsi. Con Di Francesco identità precisa"
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L'allenatore Davide Ballardini ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato della lotta salvezza in Serie A, dicendo la sua anche sul Venezia e sulle avversarie degli arancioneroverdi, come il Cagliari (che verrà al Penzo il 22 dicembre).

Quest’anno è lotta dura, la classifica là sotto è cortissima.

"Vero. Comprende squadre che a mio parere si equivalgono ma verso l’alto. Nel senso che sono tutte attrezzate per fare un buon campionato, per competere anche con quelle più forti, squadre che quando giocano contro le grandi comunque fanno vedere di essere organizzate, di avere personalità e giocatori di qualità. E ognuna ha una sua identità".

Di Francesco al Venezia non sembra riuscire a uscire dall’impasse: gioca bene ma raccoglie poco.

"Domenica contro il Como poteva anche vincerla se non gli avessero annullato il gol di Nicolussi Caviglia per una questione di centimetri. Il tecnico quest’anno si schiera in modo diverso rispetto al passato. Gioca a tre coni due esterni, due centrocampisti centrali e uno offensivo che è Busio, un primo e un secondo attaccante. L’anno scorso il Frosinone se l’è giocata fino all’ultimo poi è andata come è andata. A me il Venezia quest’anno è sempre piaciuto, con uno stile e un’idea di gioco precisi. Ero al Penzo nella partita contro il Lecce. Meritava di vincere nettamente, ha avuto cinque-sei palle gol chiare contro una. La squadra veneta è più o meno sulla stessa linea delle altre anche se con qualche punto in meno. Basta una vittoria per rilanciarsi con entusiasmo nel gruppone».

Il Cagliari?

"Del Cagliari che dire… Intanto ha un’intera regione dietro che tifa per la squadra. I giocatori si sentono molto importanti perché avvertono questa passione. Chi indossa la maglia rossoblù sente una responsabilità diversa che gli arriva dalla storia e dalla terra, respira quell’attenzione e quell’amore che lo porta a fare prestazioni di altissimo livello".