Venezia-Como 2-2: TOP&FLOP degli arancioneroverdi
Nella quindicesima giornata del campionato di Serie A, il Venezia rimedia un pareggio tra le proprie mura amiche contro il Como. La partita anomala, caratterizzata dalla pioggia e soprattutto da un vento imponente, vede gli arancioneroverdi trovare il vantaggio in una delle rare conclusioni dei padroni di casa nella prima frazione di gioco: al 15’, Nicolussi Caviglia calcia dal limite dell’area sul primo palo, trovando una deviazione di tacco involontaria di Pohjanpalo che, sorprendendo Reina, si infila in rete.
Dopo quattro minuti da inizio ripresa, è Candela a restituire il favore della fortuna, calciando nella propria porta la rete che permette al Como di pareggiare i conti. Al 53’ minuto, Strefezza grazia il Venezia concludendo un diagonale fuori a porta praticamente sguarnita, ma, due minuti dopo, ci pensa Belotti a completare la rimonta. A rompere le uova nel paniere dei lariani c’è però Oristanio che, con un gol pirotecnico direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo, ritrova il pareggio per i suoi. Infine, all’87’ minuto, il Venezia troverebbe anche il gol del ribaltone con Nicolussi Caviglia, annullato per un fuorigioco millimetrico di Pohjanpalo sull’azione del gol.
TOP
3) POHJANPALO
Che potesse essere una partita a livello personale diversa dalle precedenti lo avrebbe potuto fare intuire il suo tocco completamente casuale di tacco che ha permesso al Venezia di passare momentaneamente in vantaggio. Al di là di questo, Pohjanpalo si contraddistingue per tutta la partita per una ritrovata verve combattiva che permette al calciatore finlandese di tornare molto importante per l’economia della squadra, nonostante la poca assistenza dei compagni.
2) NICOLUSSI CAVIGLIA
Assapora la gioia di una doppietta che sarebbe valsa la vittoria per la sua squadra, annullato dal Var a causa del fuorigioco di Pohjanpalo. Uno strano scherzo del destino dopo che, proprio una deviazione dell’attaccante gli ha permesso di trovare un gol, quello del primo tempo, su una conclusione poco più che velleitaria. Il secondo gol, un bolide da fuori, sarebbe stata una realizzazione bellissima quanto importante per la stagione del Venezia. Ancora una volta, nonostante la posizione in campo, appare uno degli uomini più pericolosi in zona gol, oltre che uno dei giocatori più qualitativi della rosa.
1) ORISTANIO
A differenza di quello di Nicolussi Caviglia, il suo eurogol da calcio d’angolo è effettivamente assegnato. Questa magia, probabilmente in concomitanza con il vento, crea una traiettoria sublime che permette al Venezia di riprendere il Como. Il gol restituisce fiducia ai suoi che, forse per la prima volta in partita, credono anche all’ipotesi di prendersi il risultato.
Per il resto, la sua prestazione è piuttosto incolore nel primo tempo, ma nuovamente ai suoi standard nella ripresa. Con le sue giocate, il Venezia riesce in alcune occasioni ad affacciarsi con una certa pericolosità nella trequarti avversaria. Come al solito, gli manca un po' di freddezza in alcune situazioni di gioco.
FLOP
3) DOUMBIA
Mai schierato per sette partite consecutive, viene riproposto dal 1’ minuto da mister Di Francesco. Al di là di un po' di fisica opposizione, sostanzialmente non si vede per tutto l’arco della partita in campo, non riuscendo mai o quasi a interrompere o far ripartire i suoi.
2) ZAMPANO
Appare tra i più lucidi per oltre 50’ minuti di gioco. Poi, perde un pallone sanguinoso da ultimo uomo su un’azione di calcio d’angolo, permettendo al Como di andare vicinissimo dal contropiede vincente. Tre minuti più tardi, viene tagliato da Van der Brempt che serve a Belotti il pallone del gol del 2-1. Situazioni troppo importanti che inficiano una partita che, diversamente, sarebbe stata solida.
1) CANDELA
Pronti via, perde un pallone sulla trequarti e solo l’opposizione di Stankovic su Strefezza permette di non complicare immediatamente la partita. Da quel momento, disputa un primo tempo attento, senza spingere ma neppure senza dare segnali di particolari difficoltà sul suo lato. Al 4’ minuto della ripresa, l’autorete da centro area, da completamente solo e sicuramente ampiamente influenzato dal cambio di traiettoria dovuto al forte vento , è tragicomica. Da quel momento, Candela pare lasciarsi condizionare dall’episodio, fino al 65’ minuto, fino a quando Di Francesco inserisce Ellertsson, con il quale le cose paiono immediatamente migliorare.