Venezia, senza Svoboda emerge Sverko: tutta la grinta necessaria per i 3 punti
"Dobbiamo mettere cuore, anima, determinazione in ogni contrasto": così il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, si era espresso nella conferenza stampa della vigilia per la sfida al Cagliari. Beh, in una partita piena di spunti positivi, parlando di anima e cuore davanti agli occhi passano le immagini delle prestazioni dei vari Zampano, Altare e Sverko, fra i tanti. E per il croato, una situazione decisamente insolita: ecco il primo gol "italiano", e che gol.
La rete che si è inventato con una penetrazione nata da una palla recuperata da una sua stessa pressione alta ed aggressiva, l'ennesima della sua partita, descrive molto della prestazione, ma anche del calciatore. A descriverla per iscritto uno si potrebbe immaginare una serpentina degna dei migliori numeri 10 del passato, invece Sverko è riuscito a mandare a vuoto ben 5 avversari unendo intelligenza, determinazione, cuore e anche un pizzico di fortuna (che si è preso vincendo un rimpallo).
Aggiungiamoci la malizia di capire che pur se in caduta e non nella miglior posizione per calciare, toccare quel pallone poteva essere comunque il modo migliore per spiazzare il portiere avversario Sherri in uscita. Insomma, il perfetto mix di tutte quelle caratteristiche che sono mancate in altre partite, in questa squadra.
Dato l'infortunio di Svoboda, la sua crescita è una notizia importante per Di Francesco. Non che sia correlata allo stop del compagno: quando è stato bene, Sverko è stato quasi sempre utilizzato dal primo minuto dall'allenatore, che lo ha preso in stretta considerazione come jolly difensivo fin dal suo arrivo. In vista dei prossimi mesi dunque, il croaato rilancia la propria candidatura anche qualora dovessero arrivare nuovi tasselli dal mercato.