Venezia, Di Francesco: "Dovremo essere bravi a non guardarci intorno e fare la nostra partita"

13.09.2024 14:30 di  Davide Turco   vedi letture
Venezia, Di Francesco: "Dovremo essere bravi a non guardarci intorno e fare la nostra partita"

Intervenuto in conferenza alla vigilia della quarta giornata del campionato di Serie A contro il Milan, in un San Siro praticamente sold out, ha parlato l'allenatore del Venezia, Eusebio Di Francesco. Di seguito le risposte del tecnico degli arancioneroverdi alle domande dei giornalisti in sala stampa. 

Come avete lavorato in questa pausa? Che avversario si aspetta di trovare? 

"Abbiamo fatto un ottimo lavoro e un’amichevole con diversi carichi di lavoro, stiamo crescendo in condizione fisica ma anche in conoscenza di quanto andiamo a richiedere.

Abbiamo qualche dubbio per domani, dei Problemini da valutare tra stasera e domani mattina per Sverko e Altare, non ci sarà Bjarkason che si è operato, anche Haps è da valutare. Troveremo una squadra come il Milan che ha voglia di riprendere i punti lasciati per strada, una squadra con tantissime alternative, giocatori importanti. Sta facendo fatica ma se andiamo a vedere i numeri è quella che ha costruito più possibilità di andare in goal, pericolosissima in fase offensiva, davanti a 70mila spettatori. I miei ragazzi dovranno avere la forza di non guardarsi troppo attorno ma pensare solo alla partita". 

Come ha visto i nuovi arrivi?

"Yeboah lo ho visto per la prima volta oggi. Caviglia si è allenato costantemente, sta salendo di condizione. Gli mancava continuità e si è visto col Torino che ha avuto i crampi. Schingtienne e Sagrado cominciano ad avere conoscenza e intensità durante gli allenamenti, ma poi le valutazioni le darà il campo. Quello che a volte manca è un po’ il tempo, passando anche attraverso quelle piccole ingenuità che abbiamo commesso anche nel finale della partita con il Torino e su cui noi dobbiamo continuare a lavorare". 

E’ soddisfatto del mercato? Avete raggiunto tutti gli obiettivi? 

"Non sempre si riesce a centrare tutti gli obiettivi, ma son contento di cominciare a lavorare con una squadra, sapendo che ho questi ragazzi a disposizione e che dovremmo migliorare dal punto di vista delle attenzioni e della reattività che c ‘è all’interno di ogni partita. Abbiamo aggiunto delle caratteristiche importanti, come può essere Yeboah, abbiamo rimesso dentro Busio, che per noi può ricoprire più ruoli, ci mancava creatività e l’abbiamo messa un po’ dentro. Abbiamo perso Pierini ma abbiamo messo dentro “Turbo” Yeboah, come lo chiamano in patria, e spero lo possa accendere il prima possibile, ci darà delle opzioni sia dall’inizio che in corsa. Quello che un po’ ci è mancato nelle prime partite, poter cambiare dentro la gara. El Haddad ha fatto tre goal in nazionale, è all’esordio in A ma è un ragsazzo interessante che deve passare attraverso queste partite e con il coraggio di metterlo dentro. 

Quello che è stato fatto sul mercato è stato fatto, ora sta a me andare a migliorare i giocatori che ho a disposizione". 

Giuseppe Malaguti TVS - Come pensa di limitare la fascia sinistra del Milan con Theo e Leao? 

"Lì è dove il Milan esprime le maggiori azioni, ma già da qualche anno. Giocatori che in questo momento avranno anche voglia di dimostrare il loro valore dopo le piccole cose successe all’Olimpico. Però ho cercato di preparare la partita nei migliore dei modi per metterli in difficoltà o perlomeno per cercare di dar loro meno opportunità, sapendo che però la qualità è altissima". 

Giuseppe Malaguti TVS - Busio è pronto? 

"Ci sto pensando, ma per me potrebbe anche partire dall’inizio, sapendo che ovviamente non avrà i 90 minuti nelle gambe". 

Davide Turco TVS - Proprio a proposito del voler limitare la fascia sinistra del Milan, potrebbe tornare utile la corsa e la fisicità di Sagrado?

"Richie è sia dall’inizio che a partita in corso una opzione per noi, come lo è Carboni. Sono giocatori che hanno grande fiisictà e corsa, stanno crescendo nell’intensità dell’allenamento. Senza determinati valori fisici nel calcio non si va da nessuna parte, davanti troviamo gente di gamba e qualità, noi quindi dobbiamo avere un’intensità e condizione fisica ancora più alta, a cui va aggiunta la capacità tattica e tecnica, Sagrado può essere un’arma importante. Coi 5 cambi chi subentra è fondamentale". 

Può essere positivo avere preso gli “schiaffi” subito?

"Io guardo sempre il qui e ora, quindi mi sarebbe piaciuto partire bene. Questa è una squadra che ha dimostrato di saper sempre essere dentro alla partita, in tutte le paritte che abbiamo fatto. Col Torino non meritavamo assolutamente di perderla ma nel calcio le piccole distrazioni fanno la differenza, dobbiamo imparare da queste. Io preferirei sempre partire benino, ma non per forza è sinonimo di risultato finale. Qualche risultato positivo potrebbe però dare forza al lavoro quotidiano dei ragazzi ma anche per il nostro pubblico, che verrà numeroso a San Siro come è stato numeroso in casa, noi viviamo anche di questo, per dar gioia alla nostra gente, alle nostre famiglie e poi gioire insieme a loro. Ci auguriamo di poter dare loro delle soddisfazioni per quanto riguarda il risultato il prima possibile, dove invece sicuramente non possiamo sbagliare è sull’atteggiamento". 

Che idea si è fatto di Yeboah?

"Yeboah partirà con noi, ha fatto due partite in nazionale partendo dalla panchina, dove solitamente è titolare, quindi vuol dire che ci è andato non con una buona condizione fisica. In Polonia si è allenato 20 giorni a parte, andare in nazionale gli ha dato quantomento la possibilità di giocare, difficile pensare a lui dal primo visto che gli mancano le conoscenze che dovrebbe avere, ma pian piano troverà la condizione". 

Ha sempre parlato di coraggio, sarà importante soprattutto nel reparto avanzato domani? Oristanio come sta?

"Si è allenato tutta la settimana, deve crescere tantissimo nella continuità della gara, la prestazione migliore la ha fatta col Torino, è un giocatore di qualità che ci serve, lui e Yeboah sono i giocatori più bravi che abbiamo nell’uno contro uno, cercando di farlo crescere la condizione all’interno della gara. Davanti abbiamo fatto un solo goal e dobbiamo milgiorare, essere un pochino più cattivi e determinati sotto porta". 

Che atteggiamento si aspetta domani con 70 mila spettatori che tiferanno contro?

"69 mila, perchè mille saranno i nostri. Le motivazioni ce le hanno loro ma le abbiamo anche noi, altrimenti stiamo a casa. Di fronte abbiamo una squadra che rispettiamo, ma con la determinazione di andare a fare una partita dove dobbiamo giocarcela fino alla fine. Abbiamo perso una partita e sapete come stavo io a fine gara, perchè certi punti so quanto pesa lasciarli per strada. Ora bisogna guardare a domani".

Sa che ha 99 vittorie in Serie A… 

"Non sono scaramantico, sennò si diventa deboli. Mi piacciono le persone positive. Sì lo so e mi piacerebbe fare la centesima, sto lavorando anche per questo".