Venezia, Sverko: "Miglioriamo ogni giorno. Il nuovo sistema di gioco mi piace di più"
Marin Sverko, difensore del Venezia, ha parlato al termine dell'amichevole contro l'Istra terminata con il risultato di 1-1. Di seguito le sue parole rilasciate ai giornalisti.
A che punto siete di questo cammino di preparazione alla Serie A?
"Naturalmente è difficile allenarsi con questo caldo. Il sistema di gioco è un pò differente rispetto a quello che utilizzavamo l'anno scorso. Abbiamo un pò più di libertà con la palla e cerchiamo di costruire un calcio anche un pò più piacevole rispetto a quello che si faceva l'anno scorso che comunque era bello. Stiamo migliorando giorno per giorno, lavorando molto dal punto di vista fisico. Sono state tre settimane di lavoro molto intense".
Dal punto di vista atletico a che punto siete della preparazione?
"Stiamo lavorando molto e nella giusta direzione. Non è facile lavorate con 35-36° e questo ha una rilevanza".
Sei sembrato tra i più brillanti della squadra mentre altri sono sembrati più indietro:
"Ringrazio per i complimenti. Questo può dipendere dal fatto che sono entrato in forma più velocemente e ho sempre giocato come Svoboda e Pohjanpalo, mentre altri giocatori lo stanno facendo adesso, come per esempio Lella e Andersen e magari hanno bisogno di più tempo, così come Duncan che è appena arrivato, oltre che deve entrare nel sistema di gioco".
Si può dare una percentuale del lavoro di preparazione a cui siete giunti?
"Temporalmente siamo a metà ma dal punto di vista del gioco ci serve ancora tempo. Dobbiamo imparare un certo tipo di dinamiche e quindi è difficile dire una percentuale da questo punto di vista. Sicuramente abbiamo del lavoro da fare per apprendere al meglio gli schemi dell'allenatore".
Cosa chiede di diverso Di Francesco rispetto a Vanoli?
"La prima cosa che balza all'occhio è il cambio di sistema di gioco, passando da un 3-5-2 a un 3-4-3 o 3-4-2-1. L'anno scorso le giocate erano abbastanza lineari e semplici, invece adesso stiamo cercando una manovra più articolata, passando dal centro e dobbiamo apprendere le richieste del nuovo allenatore. E' normale un periodo di adattamento".
Ti trovi meglio con Di Francesco rispetto a prima?
"Con questo sistema abbiamo più libertà con i giocatori di movimento e più scelta nella giocata mentre l'anno scorso ogni giocatore aveva dei compiti più rigidi e sapeva esattamente cosa doveva fare. In questo c'è più libertà di scelta e se fare una o un altro tipo di giocata. Personalmente mi trovo meglio con questo tipo di gioco, ma magari altri potrebbero riscontrare qualche difficoltà in più".
Il nuovo sistema di gioco vi responsabilizza di più?
"Si, sicuramente. Avendo giocato anche in Germania sono abituato a questo sistema di gioco, mentre in Italia si cerca la giocata più certa".