Udinese-Venezia 3-2: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

02.02.2025 08:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Fonte: A cura di Flavio Zane
Udinese-Venezia 3-2: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

Nella ventitreesima giornata di Serie A, il Venezia esce sconfitto dal Bluenergy Stadium, superato per 3-2 dai padroni di casa dell’Udinese. Il match si distingue per due frazioni di partita agli antipodi: al primo tempo soporifero, si contrappongono cinque gol in 45’ minuti. Ad accomunare le due porzioni di match sono però gli errori tecnici da ambo le parti, che si fanno particolarmente gravi per il Venezia e in particolar modo per Joronen che, subentrato all’infortunato Stankovic uscito per infortunio dopo soli diciotto minuti, con due grossolane incertezze permette alla compagine friulana di passare al doppio vantaggio con i gol di Lucca e Lovric, rispettivamente al 47’ e al 52’ minuto.

Nonostante il doppio svantaggio lampo, la squadra di mister Di Francesco riesce a reagire, specialmente dopo l’ingresso dei cambi. Al 64’ minuto, Nicolussi Caviglia riaccende la gara con un gol su punizione, mentre Gytkjaer la riagguanta al 78’ depositando la palla in rete da due passi. Il dejavu della rimonta come nella gara di andata diventa però solo un illusione quando, all’84’ minuto, Solet semina il panico in area di rigore del Venezia, per poi appoggiare per Iker Bravo che, con un colpo da biliardo, condannando gli arancioneroverdi a una sconfitta e soprattutto a una classifica sempre più allarmante.

TOP

2) GYTKJAER

Da un mese sul piede partenza, ma unico attaccante di ruolo a disposizione della rosa del Venezia. Solo questo basterebbe per comprendere almeno un po' la confusione che aleggia in questi giorni nell’ambiente, in pieno cantiere aperto. Nonostante questo, il danese riesce a dare il suo contributo, a partita in corso, onorando la maglia indipendentemente dal suo futuro, insieme o lontano dagli arancioneroverdi. Più del gol, il primo con questa maglia in Serie A, si evidenzia per la buona verve con il quale entra in partita, riaccendendo la fiammella della speranza di recuperare il match e riuscendoci concretamente.

1) NICOLUSSI CAVIGLIA

Come in passato, rappresenta il termometro della squadra arancioneroverde. Contro l’Udinese, nonostante tutte le difficoltà sopracitate e una squadra raffazzonata e in costante emergenza, il Venezia si dimostra ancora una volta compatto e con il giusto piglio. A mancare, non è dunque l’atteggiamento e neppure la grinta, affievoliti però da continui errori tecnici, anche banali, comprensibili solo in parte dal poco affiatamento tra i giocatori.

In questo match, come tendenzialmente la maggior parte della squadra, il Venezia mostra qualche timido miglioramento, quantomeno a livello di solidità. Poi, Nicolussi Caviglia si dimostra ancora un ottimo specialista dai calci da fermo e, grazie a uno dei suoi, gli arancioneroverdi tornano in partita nel momento più difficile. Infine, gol a parte, la sua prova è indubbiamente migliore di quella contro l’Hellas Verona.

FLOP

3) ORISTANIO

Dall’infortunio contro l’Empoli in poi, il rendimento di Oristanio, fino a quel momento principale luce del Venezia, è via via scemato. Contro l’Udinese è forse arrivata la peggiore prestazione delle ultime uscite, nel quale il giocatore ha faticato anche solo a toccare qualche pallone. La sua condizione può essere solo una spiegazione al calo del giocatore, ormai più conosciuto dalle difese avversarie, ma soprattutto estremamente solo in campo. Sta di fatto che, mister Di Francesco decide di rinunciare a lui nell’ultimo terzo di gara, facendolo uscire nel trio di sostituzioni operate attorno all’ora di gioco.

2) YEBOAH

La prova di Yeboah contro l’Udinese è sostanzialmente il copia e incolla di quella di Oristanio, dilatata per novanta minuti. Pare partite con il piglio giusto nei primissimi minuti, evidenziandosi per un pressing ispirato, un paio di recuperi e un dribbling alla Amantino Mancini. Dopodiché, diviene una sorta di spettatore non pagante.

1) JORONEN

Impiega circa mezz’ora a far rimpiangere quello che si teme possa essere un lungo stop per Stankovic. Sul primo gol degli avversari, la sua uscita a vuoto è un errore gravissimo; un regalo che spiana la partita a un Udinese sin li impalpabile, esattamente come il Venezia. Sul secondo gol, la colpa è da dividere in concomitanza con Candè, ma rimane difficile credere ai propri occhi per due interventi così maldestri nell’arco di pochi minuti. Le due incertezze paiono riprendere ad alcuni mesi di distanza il filo conduttore di quelle che gli avevano costato la perdita del posto da titolare. Ad oggi, il portiere finlandese appare molto lontano dall’affidabilissimo portiere protagonista in Serie B e nelle primissime uscite di questo campionato.