Duncan si presenta: "Di Francesco decisivo. Io il più esperto? Mi piace la pressione"
Alfred Duncan ha già fatto il suo esordio agli ordini di Eusebio Di Francesco - allenatore con il quale ha già lavorato sia al Sassuolo che al Cagliari - nel finale dell'amichevole andata in scena ieri pomeriggio, che ha portato un pareggio (1 a 1) contro l'NK Istra: un primo assaggio della nuova realtà veneziana nella quale si è immerso da pochi giorni.
Oggi Duncan è stato presentato in conferenza stampa dal club: ecco le sue parole.
Prende parola il ds Filippo Antonelli: "Siamo molto felici del suo acquisto, parliamo di un giocatore con centinaia di presenze in A ed esperienza anche europea, oltre che in Nazionale ghanese. E' uno di quei giocatori che ho tanto inseguito, con il pensiero di portare un ragazzo con l'esperienza positiva di cui ho tanto parlato".
Cosa ti ha convinto della proposta del Venezia?
"Non è stato facile fare questa scelta, ma il mister è stato decisivo, ho già lavorato con lui, il legame va oltre il campo".
C'è un ruolo che preferisci?
"Non sono più un ragazzino, posso adattarmi e mettermi a disposizione della squadra".
Cosa ha reso difficile la scelta, le altre squadre che ti volevano?
"Sì, avevo molte offerte anche prima della scadenza del contratto. E' stato più facile decidere dopo aver parlato con l'allenatore".
Cosa ti ha detto in particolare l'allenatore?
"So già come imposta il suo gioco, ho lavorato 3 anni con lui al Sassuolo. Mi ha fatto capire la voglia che hanno i ragazzi e come si sta bene in questo gruppo. Ha allenato tanti anni e capisce subito il valore dei ragazzi".
Cosa hai notato dei compagni?
"Si vede che hanno tanta voglia. Dovremo avere tanta voglia ed ascoltare il mister".
Preferisci il ruolo di mezzala nel 3-5-2 o come uno dei due centrali nel 3-4-2-1?
"Per me cambia poco, sia facendo la mezzala che giocando come uno dei due a centrocampo, poi dipende dall'avversario e da altri fattori. Il modulo può variare, anche se l'allenatore mi ha spiegato che giocherò nei due di centrocampo, ma il modulo può cambiare".
Domanda TMW: Ti senti responsabilizzato dal fatto di essere uno dei più esperti della rosa e di essere stato preso anche per questo?
"Ci sono un po' di responsabilità da prendersi, lo capisco e mi piace, poi il direttore mi ha garantito che arriveranno anche altri giocatori esperti come me (ride, n.d.r.)".
Gli ultimi anni a Firenze: siete arrivati vicini a conquistare delle coppe con la Fiorentina, poi non è andata molto bene. Come ti senti in merito?
"E' una questione un po' particolare, quando ero giocatore della Fiorentina tante cose potevo anche dirle, ma ho preferito e preferisco non parlarne. La mia esperienza alla Fiorentina l'ho fatta, ora voltiamo pagina".
La tua esperienza italiana più positiva?
"Qualsiasi esperienza che ho fatto mi ha lasciato qualcosa di positivo, facendomi crescere e aiutandomi ad arrivare a questo punto".
Domanda TMW: hai scelto la squadra di Venezia, ma anche la città, bella e particolare. Cosa ti suscita questo?
"Tutti mi hanno parlato della città, che è una delle più belle del mondo, ci sarà tempo di scoprirla, ma quello che mi interessa è il campo ora ed è quello che mi interessa. Comunque sono contento di essere arrivato in un posto del genere, dove mi dicono esserci anche tante belle persone".
Lo spritz lo hai provato?
"No no (ride, n.d.r.)".
In virtù della tua esperienza, 11 anni consecutivi in A, quanto questa può essere importante per una squadra come il Venezia?
"Il Venezia ha bisogno di umiltà, ma anche coraggio per poter fare tutto ciò che ha come potenziale. Se non si prova non si può mai scoprire ciò che si ha. La squadra deve avere coraggio, ma anche l'umiltà di fare la partite che dovrà fare".
Che potenzialità ha la squadra, dai primi allenamenti che hai fatto?
"E' giovane, può crescere molto ed io insieme a loro so di poter crescere molto. Non mi sento arrivato, ma ad un punto di partenza. Voglio fare un altro salto di qualità, loro mi possono aiutare a crescere ancora. Questa pressione mi piace".
I tuoi nuovi tifosi?
"Devo ancora conoscerli, ma ho avuto modo di venire a giocare qui contro il Venezia vedendo che si tratta di una piazza molto calda".
Hai già chiesto a Pohjanpalo se ti fa fare un giro in barca per la laguna?
"Ci hanno provato, ma ancora non sono pronto (ride, n.d.r.)".
Come ti senti tu fisicamente? Sei pronto già per il Brescia in Coppa Italia?
"Stiamo valutando, mi sono allenato abbastanza quando ero fermo, però comunque ho parlato con il mister, ieri ho fatto 20 minuti. Stiamo valutando e lavorando, vorrei arrivare alla partita con il Brescia pronto, perché è importante".
Domanda di TMW: hai parlato dell'importanza che Di Francesco ha avuto per la tua scelta. Cosa hai apprezzato di lui lavorandoci insieme in passato?
"Il mister è una persona che insegna molto il calcio ed è anche uno molto positivo. Lavora molto sulla testa, mi ha fatto bene in passato, è uno con cui si può dialogare. Ha aiutato tanti giovani a crescere. Mi piace parlare con lui, penso di poter crescere con lui".
Ore 16:10 - finisce la conferenza.