E' un VeneziaMestre da pazzi!
Il pallone sotto il sette di Pierini. La disperazione di Andersen dopo un assist intercettato. L’esplosione di Carboni abbracciato da tutta la squadra sotto la sud. Il dominio totale degli arancioneroverdi per sessanta minuti abbondanti. La sofferenza fatta di rabbia ed orgoglio al tentativo di rimonta umbra. La compattezza reale, concreta e palpabile di una creatura granitica, il VeneziaMestre di Paolo Vanoli. I segnali hanno parlato. Questa Unione è un orgasmo!
Spesso siamo abituati ad ascoltare i soliti ritornelli dei calciatori come “saranno tutte delle finali”, “noi ci crediamo”, “lotteremo fino alla fine” ma spesso, molto spesso, si rivelano poi frasi fatte, e vuote. Questo non è invece il caso di questa squadra che sta iniziando realmente a far sognare un intero popolo. I ragazzi non solo ci credono, ma sono assolutamente convinti delle proprie capacità; l’autostima creata attraverso un mare di difficoltà, errori ed imprevisti ha scalfito l’anima di una squadra che a tratti dà l’impressione di onnipotenza. E la cosa migliore e forse più importante è che si notano ancora ampi margini di crescita per un VeneziaMestre che a questo punto è obbligato a provarci, trascinato da un Penzo ribollente di entusiasmo, come se tutta la rabbia ed il rancore che si covavano da un anno intorno ai nostri colori si fosse finalmente liberato in uno tsunami di passione arancioverde. Ed è comprensibile quando l’Unione scende in campo con tale spirito combattivo, concentrato e preciso come quello della prima frazione abbondante. E’ una squadra che ricorda, con le dovute proporzioni di stile e ritmo, la prima Juventus di Conte, non a caso maestro del nuovo San Paolo locale; la spinta continua ed instancabile delle fasce, la velocità e pulizia di palleggio, l’aiuto costante al compagno in difficoltà, la difesa alta e gli inserimenti improvvisi delle mezzali. Funziona quasi tutto nei lagunari, la pressione è totale e la sensazione quella di una superiorità netta sugli avversari, vissuta con la giusta dose di serenità di chi sa che presto il match prenderà la piega positiva. Il centrocampo maramaldeggia come mai in stagione, i progressi di Tessman si certificano in una prova di altissimo livello anche contro un rivale duro ed ostico, spesso impegnato a limitarlo. Ma è Ellertson in versione BeppeMaleh il ritorno a meritarsi l’ovazione di giornata con una gara semplicemente stellare; l’islandese è ovunque, cattivo, ordinato, in una condizione fisica sublime. Era probabilmente uno così che mancava per accendere definitivamente la torcia veneziana, insieme ad un Andersen che appare costantemente al comando delle operazioni, iniettando quella dose di talento che c’aveva nascosto per mesi. Ed anche in una giornata non memorabile da parte del bomber Joel, l’Unione riesce a creare occasioni su occasioni, dando sempre il brivido di poter far male. La difesa si comporta egregiamente per metà partita, ma l’arretramento del baricentro nella ripresa e l’arrembaggio umbro regalano una dose extra di adrenalina agli oltre settemila del Penzo, ma uno Svoboda monumentale riesce a guidare i compagni di brigata anche nel momento della tempesta, con una grinta ed una leadership che illuminano gli occhi. I cambi coincidono, casualmente o no, con il momento di maggior difficoltà veneziana, e tra gli innesti Novakovich e Sverko appaiono più caparbi degli altri due nel voler entrar nello spirito della squadra e partecipare alla cavalcata. Ma non si vincono sfide così se non si lotta insieme, se le tonalità non sono le stesse, se l’obiettivo non è comune ed ora, vicino. Lo sa Vanoli, lo sanno i ragazzi, ed ora lo sa pure tutta la nostra città. E’ il momento di abbracciare questa squadra, di sentirla finalmente, totalmente, nostra. E’ un’altra pagina della nostra storia, ma, forse forse, una delle più spettacolari. Chi ama questi colori, chi crede a ciò che rappresentano, per tutti quelli che amano questo gioco ed ora hanno trovato il motivo per innamorarsi del VeneziaMestre, venerdì 19 la data, Parma la destinazione. Venite a sognare con noi!
Avanti Unione mia!