Un esordio da ricordare per il VeneziaMestre

21.08.2023 00:58 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Un esordio da ricordare per il VeneziaMestre

Così però mi mettete in difficoltà! Io ci provo anche a non volare con l’entusiasmo, a restare ben fisso con i piedi per terra.. ma è dura ragazzi! Perché raramente si è visto un VeneziaMestre così convinto, concentrato, totale. Pochissime volte nella storia siamo partiti con tale convinzione e voglia, come se la strada da seguire fosse già lì, segnata, ben visibile. Ma in fondo, chissenefrega. Siamo tifosi, siamo nati per sognare, volare, disperarsi, piangersi addosso, bestemmiare ed infine ricominciare tutto daccapo. Ed io, editorialista dell’ultim’ora, fluttuante sulle onde del momento e tacciato, peraltro giustamente, di incoerenza più totale, non posso fare altro che raccontare una notte da favola, in cui tutte le cose in cui speravamo iniziano a prendere forma, sostanza. A partire dalla totale ed inscalfibile fiducia in un mister ed uno staff che evidentemente ha ben chiaro il proprio obiettivo, fattosi reale in una squadra che corre a duemila e sembra giocare a memoria. Passando per giocatori che improvvisamente sembrano aver raggiunto il Nirvana tecnico, costantemente piazzati nel qui e ora e capaci di combinare concretezza e qualità in dosi massicce. Finendo con una curva da panico, trascinante e divertente come non si vedeva da almeno due mesi buoni.. 

L’Unione c’è e funziona. Parte alzando i guantoni dinnanzi una rivale che sembra aver voglia di pungere, ribattendo colpo su colpo alle prime avanzate avversarie, perfettamente conscia che, a questo gioco, non ci sarà partita. Si attacca in massa, si difende con ordine. Ogni interprete appare al top della condizione, e la cosa migliore è che tutti sembrano divertirsi. Idzes domina al centro della difesa, mentre a testa alta avvia azioni guidate con il Joystick. I terzini si sganciano con il tempismo di un metronomo, ed a centrocampo, semplicemente, non c’è storia. Tessman conferma i buoni spunti visti in coppa, proseguendo l’inerzia di un girone di ritorno strabiliante. Ellertson è ovunque, con la piacevole novità di una pulizia tecnica che lascia spazio a sogni di gloria. Ma è Busio stasera a lasciarci le sensazioni migliori, facendo intravedere quegli sprazzi di qualità che ci avevano fatto illudere un paio di annate or sono. Peccato solo per la ciabattata sottorete.. ma forse sarebbe stato troppo.. Ma è davanti che si scatena lo show arancioneroverde, con tre interpreti al limite della perfezione; se questo è il vero Johnsen, se questo è il vero Pierini, se è vero come è vero che il bomber e capitano sta ancora in piena fase di rodaggio eppure si porta via mezza difesa, allora forse, e dico forse, qualche soddisfazione quest’anno ce la toglieremo..

Sta però alla piazza, alla nostra città, trovare la maturità giusta per saper mediare tra il naturale entusiasmo capace di trascinare un intero popolo al pragmatismo di un equilibrio ancora tutto da trovare, salendo ogni gradino con il giusto passo e la corretta respirazione, fino a spiccare il volo che tutti vogliamo. E sarà compito anche della società captare questo battito che chiede unità, organizzazione, coerenza, affinché un’intera provincia si specchi in questa creatura e possa vivere di arancioneroverde come prima d’ora assai raramente si è visto. Non tarpateci le ali, ascoltate le voci di chi chiede chiarezza, riempite la città dei nostri colori ed insieme dipingeremo una storia che non dimenticheremo mai più. 

Avanti Unione mia!!