Venezia, Di Francesco: "Voglio una squadra 'on fire'. Duncan e Maric recuperati"

11.04.2025 15:51 di  Daniele Najjar   vedi letture
Venezia, Di Francesco: "Voglio una squadra 'on fire'. Duncan e Maric recuperati"
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Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, ha parlato oggi dalla sede di Ca' Venezia alla vigilia della sfida che i lagunari affronteranno contro il Monza allo Stadio Penzo. Una partita da dentro o fuori per Idzes e compagni, chiamati a trovare la prima vittoria di questo 2025 per sperare ancora nella salvezza.

E' una partita da dentro o fuori? Che Monza si aspetta?
"Da domani parte per noi un mini torneo di 7 partite, questa è la prima. Abbiamo bisogno di un Venezia "on fire", presente per tutta la partita, da domani diventa importante. L'handicap è quello dei 5 punti da recuperare. Dobbiamo viverla nel modo giusto. Il Monza ha un allenatore che capisce di calcio, ho avuto piacere di giocare con lui da avversario e in Nazionale, un ragazzo in gamba, squisito ed anche competente. E' una squadra con dei valori, che non è riuscita ad esprimerli, noi dobbiamo lavorare su questa loro difficoltà. ".

Come sta il Venezia?
"Sagrado per un risentimento, Schingtienne che non ha ancora recuperato. Recuperiamo Duncan e Maric".

Si aspetta una squadra più spregiudicata?
"Noi penso che siamo già abbastanza spregiudicati come atteggiamento, nel coraggio di andare davanti anche contro le squadre più forti. Dobbiamo liberarci di tanti discorsi che vengono fatti, per esempio sul fatto di non fare gol. Nasce da tante cose che devono essere fatte meglio prima. Abbiamo fatto gol su autorete, ma ci eravamo preparati sui piazzati sapendo che in quelle situazioni dovevamo fare certi movimenti per mettere in difficoltà la difesa".

Quanto pesa il fatto di andare sempre vicini alla vittoria, senza centrarla?
"Più enfatizziamo e peggio è. Mettetevi nei panni di chi pensa questo. Sappiamo che è importante vincere, ma non è produttivo pensarci troppo. Compattezza e spirito battagliero li abbiamo e non devono mancare".

Ha dei dubbi sulla formazione?
"Un paio sì, me li tengo. Davanti possiamo sempre cambiare. Il Venezia è una squadra e deve vincere le partite insieme".

C'è qualche giocatore da cui si aspetta qualcosa in più in questo finale?
"Tutti possiamo dare qualcosa in più, in primis io. Questo è un gioco di squadra. Dobbiamo sempre ragionare così, poi è normale che da qualche giocatore possa aspettarmi qualcosa in più, ma anche da chi non gioca. Chi è entrato con il Lecce per esempio ha dato qualcosa in più".

Su Oristanio: nella prima parte di stagione ha dato molto, poi cosa è successo?
"Ha avuto qualche problema fisico, l'attesa su di lui è stata molto più alta. Ma c'è un percorso: negli ultimi anni non aveva mai giocato con questa continuità, è passato da una fase anche involutiva, ma ora sta tornando, spero possa brillare con questa primavera, così come lo spero in Yeboah. Sono giocatori di qualità che possono dare qualcosa in più".

Zampano sta bene?
"Sì, ha avuto un po' di febbre, di quelle "da asilo" che ci attaccano i nostri figli. Oggi si è allenato con la squadra".

Duncan è pronto a partire da titolare?
"Nì, si è allenato un po' con la squadra, ma un allenamento non intensissimo anche oggi ha fatto un buon allenamento, l'importante che abbia superato questo piccolo problema al polpaccio che lo aveva frenato. Un fastidio fastidioso direi".

Marcandalli ha un problema di preparazione? E' spesso uscito dopo un'ora di gioco.
"No, arriviamo a fare anche 10 km ad allenamento e lui li fa. A volte anche le pressioni sono un fattore e ci sta facendo l'abitudine".

Il Monza è partito in vantaggio in 3 delle ultime 4 gare. Bisogna considerare la voglia che ha di dimostrare di non aver mollato?
"Su questo statene certi, se fossi dall'altra parte verrei a fare la partita non dico della vita, ma importante. Non ci aspettiamo un Monza rinunciatario, al contrario, ha dimostrato di aver tenuto testa a tante. Ovvio che avendo questa "crisi" di risultati non aiuti".