Il VeneziaMestre non mollerà mai
Una partita epica di una squadra fantastica. Questo abbiamo visto oggi. Grazie ragazzi per quel che ci state facendo vivere. Grazie per averci fatto esultare, per averci tenuto uniti, compatti verso un obiettivo che oggi, ancora più di ieri, appare meritato. Ma questo è il calcio italiano, una vergogna compiuta senza il minimo senso della stessa vergogna. Un furto che fa perdere passione, entusiasmo, fede in un sistema che vuole semplicemente scegliere il risultato al di là di ciò che può fare il campo. Perché non esiste, non esiste al mondo, che in un episodio del genere, un direttore di gara non vada a rivedere la moviola. Punto. Non esiste al mondo che si faccia ripetere un rigore a tempo scaduto per un piede in area. Non esiste al mondo che si tiri fuori il secondo giallo per un fallo veniale fatto in mezzo alla piscina pubblica comunale. Possiamo discutere quanto vogliamo di un match ampiamente condotto a livello tattico, fisico ed atletico. Una volta depotenziata la tecnica dei padroni di casa attraverso l’aggressività e la lettura tattica, non restava che andarsi a prendere quei tre punti che avremmo ampiamente dimostrato di meritare.
Ma questo è il nostro paese. Questo è il calcio se volete. Sta di fatto che in un amen abbiamo smarrito i nostri sogni, tra la rete del 2-1 comasco in mezzo alla mischia ed ad un probabile fallo, e quel minuto e mezzo che ha deciso la gara di Catanzaro. Va bene così ragazzi. Oggi, una volta di più, avete dimostrato di essere un vero e proprio squadrone, un gruppo meraviglioso che da queste batoste impara, cresce, migliora, provando a diventare quella squadra che non avrà paura nei playoff. È una bella grande Unione quella che scende in Calabria quest’oggi, un undici consapevole e convinto di poter e dover fare risultato. E nonostante l’amnesia dell’uno a zero non si smarrisce ma anzi, aumenta i giri, l’intensità, andando a prendersi il meritato punto del pareggio. L’obbligatoria sosta dovuta al nubifragio serve solo ad aumentare la voglia arancioneroverde che torna in campo infuocata come non mai. Il finale di tempo vede l’Unione trovare la rete del 1-2 negata dall’evidente fuorigioco di Bjarki. Ma il VeneziaMestre non molla, combatte, c’è.
Ed il vantaggio targato Idzes appare come il naturale epilogo di una sfida impari. Ma quando un arbitro si mette in testa di decidere un intero torneo c’è poco da fare, il destino ti porterà per forza di cose a quel baratro che hai fatto di tutto per evitare. Complimenti. Complimenti a tutti per come hanno scelto di ergersi protagonisti, provando a soffocare in pochi fischi i sogni di un’intera città. Va bene cosi. Ora ci avete dato la forza per andarci a prendere questi playoff attraverso le idee, il sogno, la rabbia di chi, ancora una volta, si sente defraudato. Lo avete fatto pochi anni fa con lo scivolo targato Salerno, lo state rifacendo oggi. Il VeneziaMestre sarà più forte di tutto questo, e tra poche settimane lo vedrete. Fa male, malissimo uscire da una giornata così a meno 4 da qualcosa che sarebbe nostro di diritto, ma così va la vita, e la differenza, ancora una volta, la farà la voglia di reagire, di ergersi fin lassù, dove il vento non avrà più la forza di buttarci giù. Questo siete, una vera squadra. Una squadra che sta trascinando una città fin dove non avrebbe mai pensato. Archiviamo questo mercoledì infausto, ed andiamo, insieme, a riprenderci ciò che ci spetta.
Avanti Unione mia, fino alla fine!