Il primo punto del nuovo VeneziaMestre
Sarò banale, non lo nego. Però non riesco a togliermi dalla testa la serie a di tre stagioni fa, quando ci presentammo prima a Napoli e poi ad Udine in versione “balneare”; anche allora era una squadra in pieno allestimento, pure a quei tempi partivamo con ogni pronostico sfavorevole. Ma la differenza, a mio modesto parere, fu che in quelle due prime trasferte agostane il VeneziaMestre non diede mai la sensazione di poter competere alla pari, intimorito, confuso, quasi smarrito. Questa volta invece è scesa in campo un’Unione diversa, in pieno rodaggio com’è ovvio che sia, ma con le idee già chiare su chi e cosa vuole diventare da grande. Sia a Roma che a Firenze infatti, i ragazzi di Di Francesco hanno interpretato la partita nel modo giusto, cercando di mettere in campo i propri principi di gioco senza mai dare l’impressione di naufragare di fronte alle più quotate avversarie. Ma se all’Olimpico le buone intenzioni erano implose a causa di una serie di imbarazzanti sciocchezze, nel menomato Franchi gli arancioneroverdi sono apparsi più concentrati ed attenti, portando a casa un meritato ed importantissimo punto. In queste prime apparizioni e con la squadra non ancora al completo, la percezione è che il lavoro del nuovo mister stia andando nella direzione giusta, con una naturale quanto delicata evoluzione tattica che sta trasformando l’enorme lavoro di Vanoli in qualcosa di più fluido e dinamico; il classico lavoro degli esterni che tante soddisfazioni ci aveva regalato la stagione scorsa si arricchisce così dei continui movimenti dei due trequartisti, in particolare di un Ellertson risultato la vera sorpresa di questo avvio di stagione. Ma è tutta la squadra che a Firenze ha dato la sensazione di poterci stare alla grande in questa categoria, e, complice un avversario in palese difficoltà tecnica e mentale, ha tentato anche di portare a casa il bottino pieno in un paio di circostanze. Il rientro di Idzes al centro del terzetto difensivo ha donato maggior serenità alla retroguardia, con Altare assoluto protagonista e Sverko degno comprimario. Ottima anche la prestazione di Duncan che contro i suoi ex compagni ha saputo abbinare la consueta forza fisica a giocate di ottima fattura. Fondamentale il rientro di Candela sull’out di destra, che insieme a Zampano hanno dato equilibrio in particolare nella fase di copertura. Sicuramente da rivedere la manovra offensiva, con Gytkjaer troppo isolato e quasi costantemente anticipato, mentre Oristanio avrà bisogno di qualche settimana in più per trovare il giusto feeling con compagni e collocazione tattica, ma che comunque lascia intravedere sprazzi di talento. Certo, siamo solo all’inizio e queste sono pure sensazioni; a pochi giorni dal termine del mercato è inevitabile aspettarsi qualcosina di più, in particolare nella zona d’attacco. Bisognerà anche capire come questi ragazzi affronteranno il termine della calura estiva con ritmi decisamente più alti ed avversari più collaudati di Lazio e Fiorentina apparse ancora indietro. Ma per noi che in fondo in fondo ci accontentiamo di poco per sognare, ciò che abbiamo visto finora può farci sperare in una stagione quantomeno promettente. Nel frattempo non ci resta che prepararci al primo appuntamento casalingo della stagione, contro quel Torino il cui mister occupa ancora ampia parte dei nostri cuori provati.. un’altra grande sfida, un’altra notte da vivere assieme ai nostri ragazzi, rendendo il Penzo quella bolgia che ci ha portato fin quassù!
Avanti Unione!