Il VeneziaMestre può ricominciare a sognare!
Ed adesso venitemi a dire che questi ragazzi non ci credono! Raccontatemi di come la società non spinga per provare a vincerlo questo campionato! E soprattutto andatelo a dire a questo gruppo meraviglioso, a questo allenatore pazzesco che abbiamo l’onore di veder indossare i nostri colori! Perché forse questa cavalcata straordinaria ha fatto perdere un po’ di senso della realtà alla nostra piazza, la voglia di sentirci già grandi ci ha fatto dimenticare come sia evidente che ci siano squadre più strutturate e pronte per puntare fin da ora al vertice. Ed invece dovremmo tutti provare a distaccarci un minimo dalla visceralitá che a volte ci annebbia un po’ la ragione, provando ad osservare con lucidità quello che di folle sta succedendo sul terreno di gioco. Ed è semplicemente la storia di una squadra che ogni settimana prova a superare i propri limiti, spostando di una tacca più in la la consapevolezza di essere una vera, grande squadra. Ed anche in un pomeriggio in cui non è apparso il miglior VeneziaMestre della stagione, gli arancioneroverdi hanno saputo restare nel match, lottando e rispondendo colpo su colpo ad un avversario rognoso per voglia, gamba e qualità tecnica di alcuni dei protagonisti. L’Unione è mancata un po’ di ritmo, di intensità, ha faticato molto ad accompagnare la manovra offensiva con efficacia, almeno fino a quando è entrato in partita Candela, concedendo maggior spazio alle idee lagunari. L’utilizzo della palla lunga è apparsa per larghi tratti l’unica alternativa all’encomiabile pressing nerazzurro, ma il bomber finlandese ha avuto vita dura nello scontro fisico con la difesa toscana, mentre Pierini non è mai riuscito a trovare l’area giusta per esprimersi, nè tantomeno la giocata decisiva. In mezzo al campo si è lottato sulla miriade di palloni sporchi, riuscendo a trovare raramente l’imbucata giusta verso le punte, con il trio centrale apparso un pochino sottoritmo. Ma nonostante ciò il VeneziaMestre ha sempre provato a condurre la sfida, ed anche dopo la rete del pareggio ha continuato a ricercare la soluzione giusta per riportarsi avanti. Ed è proprio allora, nel mezzo dei banali e naturali pensieri sull’occasione sprecata, che si concretizza, si materializza e diventa essenza viva tutto ciò per cui siamo così maledettamente innamorati di questo gioco. Proprio l’uomo che fino a questo punto della stagione era apparso come la grande delusione del mercato estivo regala ad un popolo intero un’esplosione di gioia incontenibile che farà ricordare a tutti quelli presenti all’arena Garibaldi quanto sia meraviglioso sostenere questi ragazzi, ed a tutti quelli che non hanno potuto esserci quanto sarebbe stato bello essere là! Ed è torcida unionista, è l’orgasmo collettivo di chi ha visto realizzato in un solo istante come a volte la vita ti sorprenda, e che in fondo, anche nei momenti più difficili tutto possa cambiare. È una vittoria di un’importanza indescrivibile non solo per i tre punti, non solo per il secondo posto riconquistato nel modo più bello, ma per la botta di autostima, per la consapevolezza totale che si, siamo forti, e che possiamo dimostrarlo a tutti, fino alla fine!
La nostra strada ricomincia adesso, ora inizia un nuovo campionato in cui il trauma di gennaio può essere finalmente messo alle spalle, ed in cui possiamo essere solamente noi stessi a porre dei limiti ai nostri sogni!
Avanti così Unione mia, avanti popolo arancioneroverde, andiamo a prenderci questa impresa!