Pasquetta terribile per il VeneziaMestre
Un incubo. Nient’altro da dire. L’esatto opposto del match di Palermo. Un VeneziaMestre totalmente irriconoscibile, superato in ogni fase di gioco dagli agguerritissimi avversari che hanno espresso per novanta minuti quella voglia, quella grinta che è clamorosamente mancata tra le file arancioneroverdi. Una figura che non ci saremo mai aspettati da una squadra che solamente due settimane fa aveva fatto il pieno di morale ed autostima dominando in Sicilia e che oggi è invece apparsa sulle gambe, incapace di gettare sul fradicio terreno del Penzo nessuna delle qualità che avevamo ammirato fino a questo punto della stagione. È sembrata la fotocopia della gara interna con il Sud Tirol, dove avversari evidentemente inferiori dal punto di vista tecnico avevano sopperito il gap con la corsa e la concentrazione. Non può essere una resa per i ragazzi di Vanoli, non così. Una partita si può sbagliare, i lunghi viaggi dei nazionali hanno probabilmente pesato tantissimo, e la grande prestazione della Reggiana ha completato l’orribile quadro di questo lunedì di Pasquetta. Ma è evidente che una prestazione del genere non è accettabile se si vuole quantomeno ambire a giocarsela fino alla fine. Sono tre punti pesantissimi buttati al vento, una vittoria che dopo il doppio vantaggio sembrava francamente alla portata. Ma la spaventosa tenuta difensiva di oggi ha decretato una sconfitta meritata quanto dolorosa, perché va a colpire lì, dentro la testa di chi forse credeva già di aver fatto il proprio dovere. Da settimane si ripete il mantra delle x finali da giocare, ma non è così che si interpretano le finali. Le si devono vivere con il coltello tra i denti, consapevoli che tutto il lavoro fatto da Falcade in poi è veramente racchiuso in queste ultime centinaia di minuti. La delusione è palpabile, e per quanto ci sia ancora fiducia ed ottimismo, le prestazioni della maggior parte dei ragazzi quest’oggi rende quantomeno dubbiosi sulla capacità di alcuni di loro nel restare calmi e concentrati nelle fasi salienti di questa stagione. Finora l’Unione di Paolo Vanoli ha sempre dimostrato di saper rialzarsi dalle cadute, e continuiamo a credere che in fondo in fondo, lassù ci possiamo stare eccome. Ma alcuni atteggiamenti a questo punto del torneo non sono più consentiti; chi non ci crede è pregato di fare un passo di lato. E questo vale sia tra il gruppo squadra che tra le tribune del Penzo. Questo gruppo merita il nostro sostegno, questo sogno merita di essere alimentato. Non è finito un bel niente. Ora guardatevi allo specchio e dimostrateci che quelli di oggi erano i vostri cugini, non quell’armata che ci aveva reso così orgogliosi di voi.
Fuori le palle ragazzi! Possiamo farcela!!
Avanti Unione!