Un grigio VeneziaMestre impatta ad Ascoli
Linea piatta. Pochissimi segnali di vita. Abbiamo sempre cercato di descrivere con la maggior lucidità possibile il momento dei ragazzi, facendoci trasportare dalI’entusiasmo quando serviva, e cercando di essere onesti con noi stessi nei momenti di difficoltà. Ed è con la stessa coerenza che dobbiamo ammettere come il VeneziaMestre di quest’ultima settimana appaia come una squadra sulle gambe, senza verve, come se avesse smarrito in un solo colpo la voglia di andare a prendersi una volta per tutte questo benedetto campionato. Ci sta, questa non era e non è una squadra capace di ammazzare il torneo; i nostri successi, il nostro grande percorso si era retto fin qui in un meccanismo perfetto costruito da un allenatore straordinario come Paolo Vanoli. La nostra consapevolezza era cresciuta grazie alla grinta ed alla voglia di un gruppo che sapeva mordere le partite, reagire alle batoste, fare quadrato nei momenti difficili. Oggi purtroppo, la condizione atletica ed il morale sceso a terra dopo lo schiaffo con la Reggiana sembra invece aver prosciugato l’energia dei nostri ragazzi, facendo uscire dei limiti tecnici che ci allontanano dal sogno della promozione diretta. Non preoccupa più di tanto il fatto di non aver creato neanche un’occasione da gol contro una squadra che più che giocare a calcio ha dato lezioni di teatro ( a proposito, complimenti alla classe arbitrale sempre più spettacolare..), ma la sensazione generale di non avere le forze e l’urgenza di provare a fare male all’avversario. Anche il mister che fino a poche settimane fa avrebbe rischiato il tutto per tutto per cercare di andare a pungere, ha preferito mantenere un assetto più prudente fino alla fine, sperando nell’episodio decisivo. Il segnale positivo arriva invece dalla retroguardia, solida ed attenta, seppur di fronte ad un Ascoli sceso in campo con il solo obiettivo di portare a casa la pelle. Ma quando la forma non appare delle migliori si palesa tutta la ristrettezza di una rosa che ha fatto un vero miracolo per raggiungere stabilmente la vetta della classifica; una rosa che avrebbe avuto bisogno di un paio di ritocchi a gennaio ed invece si è addirittura privata di una pedina fondamentale, costringendo Vanoli ad optare per una coppia di attaccanti oggi totalmente inadatta all’importanza della posta in palio. Dispiace sia per Gytkiaer che oggi non è riuscito a vincere un solo duello bloccando sul nascere ogni parvenza di idea offensiva, ma soprattutto per un Olivieri che dopo Pisa si sperava potesse trovare la motivazione giusta, ed invece oggi è tornato in quella versione metà ectoplasma e metà fastidio che avevamo conosciuto prima dell’euro gol toscano. Se poi in mezzo al campo i ritmi sono agostani e la precisione un mero dettaglio, è evidente come una partita da esemplare serie b non si possa sbloccare mai, in particolare quando ti manca l’unico uomo capace di fare la differenza.. ed eccoci qui, a sperare che la nottata passi in fretta, che quelle gambe così pesanti siano solo il segnale di una squadra che si stia preparando al meglio per il rush finale, e che il mister riesca a tirare fuori dal cilindro l’ennesimo coniglio capace di farci svoltare la stagione. In fondo in fondo, sappiamo benissimo che noi ci crederemo fino all’ultimo istante e che l’orgoglio per questi ragazzi non verrà scalfito minimamente da queste ultime gare. Come sappiamo altrettanto bene che questa Unione può fare meglio di così, cercando dentro di se la forza e la rabbia per riportarci lassù dove possiamo ancora stare. Lo sappiamo noi, e credo lo sappiate anche voi leoni…
Avanti Unione! Fino alla fine!