ESCLUSIVA - Venezia, l'ex Montanari: "Salvezza? C'è da soffrire, ma Di Francesco creda nelle sue idee"

17.10.2024 16:30 di  Daniele Najjar   vedi letture
ESCLUSIVA - Venezia, l'ex Montanari: "Salvezza? C'è da soffrire, ma Di Francesco creda nelle sue idee"
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© foto di Jacopo Duranti/tuttolegapro.com

L'ex difensore del Venezia ed oggi allenatore, Marcello Montanari, ha parlato alla redazione di TuttoVeneziaSport di alcuni suoi ricordi legati al passato in maglia arancioneroverde, dove ha militato fra il 1985 ed il 1987, parlando anche dell'attualità della squadra di Di Francesco. 

Quali sono i tuoi ricordi legati al Venezia?

"Ho molti bei ricordi legati al Venezia. Si parla di un altro calcio, di 40 anni fa. Era l'epoca antecedente alla fusione con il Mestre: già quello era un fattore, nel senso che ricordo come ci fosse una grande rivalità proprio con il Mestre. Nell'allora Serie C2 c'erano partite belle da giocare ed io ero agli inizi di carriera. Belle sensazioni".

Che altro?

"Mi fa un certo effetto sentire parlare oggi del nuovo stadio perché già allora si diceva che sarebbe arrivato (ride, n.d.r.). Io poi ho vissuto il passaggio di consegne da Mazzucato a Zamparini. Tutti bei ricordi comunque, in una città meravigliosa dove si sta bene anche a vivere. Poi avevo compagni bravi che ancora sento". 

Pensi che il Venezia di oggi possa salvarsi?

"Come tutte le neo promosse sicuramente farà un campionato di sofferenza, molto duro. Poi nel calcio non si può mai sapere ed è il campo che deciderà".

Ti piace la squadra?

"Anche se ha dei giocatori interessanti, a mio avviso si è rinnovata troppo poco per quello che era l'obiettivo. Ci sono tanti giocatori di grande livello per la Serie B, ma la Serie A è un'altra cosa. Ecco perché dico che sarà un campionato durissimo. Ma ho fiducia".

In cosa?

"In particolare nell'allenatore, che è bravo e perché riesce a far giocare bene e le sue squadre fino alla fine. E spesso le sue squadre non mollano mai. Poi certo, l'inizio non è stato felicissimo".

Da suo collega: apprezzi il fatto che questo Venezia cerchi di arrivare alla salvezza con delle idee di gioco che non siano prettamente improntate nel difendersi ad oltranza?

"Assolutamente, l'allenatore deve avere la propria idea e combattere fino alla fine per quell'idea come giusto che sia. Diciamo che quella di Francesco non è sbagliata come linea tracciata secondo me. E' chiaro che lui anche nelle ultime stagioni non ha avuto delle grandissime squadre a livello tecnico, quindi diventa poi anche difficile cercare di ottenere dei risultati. Però i giocatori lo seguono e mi sembrano convinti di quello che vanno a fare in campo, questo secondo me è di buon auspicio. Poi in Serie A ci sono giocatori di qualità che magari in una partita che si sta incanalando in un pareggio ti tirano fuori la giocata vincente e magari perdi senza meritarlo".

Cos'altro servirà?

"Il Venezia secondo me doveva cambiare un pochettino di più la sua rosa, cercare di incrementare soprattutto la qualità in fase offensiva, che è ciò che ti fa la differenza in A. Per questo penso che sarà importante aggiungere qualcosa dal mercato di gennaio, se sarà possibile per la società". 

Domenica arriva l'Atalanta.

"A proposito di partite dure... Il lato positivo però è che in questo genere di partite non hai nulla da perdere e te la puoi giocare con meno pressioni. E' soprattutto con le squadre alla tua portata che invece devi avere più qualità".

Sulle avversarie per la salvezza? Le altre neopromosse Parma e Como hanno avuto partenze alterne, raccogliendo 2-3 punti in più, per esempio.

"Sì, diciamo che bisogna trovare almeno una quarta ed una quinta squadra oltre a quelle menzionate che possa fare fatica. Fra le neopromosse spesso se ne salva una, mentre 2 tornano in B, auguro al Venezia di essere fra quelle che arriveranno all'obiettivo. Il Parma è partito benissimo, poi si è fermato. Il Como il contrario".