Adesso, ancora di più, avanti VeneziaMestre!
Si, fa malissimo. Inutile girarci tanto intorno. Fa malissimo a noi, figurarci quanto possa far male ad un gruppo di ragazzi che da mesi sputano sangue per questo sogno. Un sogno che questa sera abbiamo toccato con un dito, accarezzato, stretto, ma che poi è volato via lasciandoci solamente rabbia e frustrazione. Ma, paradossalmente, la sconfitta del Picco mi leva dalle spalle anche qualche rimpianto di punti persi qua e là, come se l’esame fallito di oggi avesse autenticato la giusta posizione in classifica, un terzo posto che può essere letto in tanti modi diversi, ma uno solo è quello che serve adesso a noi, ai ragazzi, al VeneziaMestre. Ovvero come uno straordinario risultato di un gruppo magnifico, un record storico di punti conquistati contro avversari da proprietà ricchissime e tifoserie di alto livello; un terzo gradino del podio che non varrà la serie a immediata, ma che ci proietta ai playoff da protagonisti, consapevoli di aver battuto già ogni squadra che potremmo incontrare sul nostro percorso.
Si può scrivere un libro su questa serata, su come abbiamo smarrito la serenità proprio nel momento in cui avremmo dovuto guadagnarne, oppure su come si fatichi terribilmente a mantenere la lucidità quando gli avversari mordono le caviglie ed alzano i gomiti; ma, onestamente, credo di voler chiudere questa stagione regolare parlando di un’Unione che mi ha regalato mesi di straordinarie soddisfazioni, mi ha fatto reinnamorare di un giocatore come non mi capitava da quand’ero bambino, mi ha fatto esplodere di entusiasmo per tantissime domeniche. Voglio parlare di quanto io creda in questo gruppo magnifico composto da mille anime diverse che ha saputo reagire ogni volta, ogni singola volta, ai momenti peggiori da SQUADRA VERA, ed al quale si può imputare tutto ma non di certo la mancanza di voglia di vincere. Perché la nostra piazza è così, lo sappiamo. Scorrono già fiumi di inchiostro virtuale sui social su come avremmo scelto di buttare via tutto in nome di quale tipo di vantaggio non si è dato sapere, senza tentare almeno per una volta di mettersi nei panni di ragazzi che hanno semplicemente giocato dei brutti 45 minuti come, purtroppo, può capitare.
Invece la mia fede in questo VeneziaMestre resta intatta, abbiamo sprecato il primo match ball, ce n’è sempre un altro nella vita, e gli arancioneroverdi hanno ampiamente dimostrato di poterselo andare a prendere. Perché quando giochiamo come sappiamo, quando staff, giocatori e pubblico diventano una cosa sola allora non c’è nulla che possa fermarci. Siamo stati per lunghe settimane la squadra più bella del torneo, abbiamo disegnato calcio e trovato continuamente nuove idee e differenti strategie per svoltare la stagione. Abbiamo visto la crescita continua di ogni ragazzo, abbiamo sentito i nostri cuori vibrare guardando i loro volti deformati esultanti sotto la sud, li abbiamo sentiti fin sotto alla pelle essere parte di noi, di questa città. Vogliamo essere noi a rovinare tutto, a bruciare il nostro futuro solamente perché oggi è andata male? O vogliamo accompagnarli, trascinarli, un’ultima volta, verso ciò che il destino non potrà ignorare di nuovo? In quello spogliatoio questa sera il nostro dolore era anche il loro, i nostri occhi erano i loro occhi. Ed allora insieme guardiamoci allo specchio e capiamo chi e cosa vogliamo essere; la solita piagnucolosa piazza che sa solo urlare al complotto o una città che vuole, anzi, pretende, di tornare dove cazzo merita di stare?? Basta con le lamentele, basta con il vittimismo. Questa è una grande squadra, questo è un grandissimo mister. Ed è questo che ora servirà per vederci trionfare nei playoff, solamente questo. Sistemiamo l’attenzione difensiva, aumentiamo il ritmo in mezzo al campo, lottiamo su ogni maledetto pallone ed andiamo a prenderci questa serie A, perché è lì che per tutta la stagione abbiamo dimostrato di voler stare! Sono con voi mister, sono con voi ragazzi, anche nella delusione enorme di questa sera io so che potete, anzi, possiamo farcela. So che anche da questo schifo di partita potete imparare la lezione decisiva ed uscirne ancora più compatti. Non ho dubbi. Perché siete una grande squadra, siete un grande, se non il più grande, dei VeneziaMestre, e siamo orgogliosi di voi. Ci vediamo tra una decina di giorni, ancora più grandi, ancora più uniti.
Avanti Unione mia, fino alla fine! E chi non ci crede che lasci il biglietto a chi ha ancora voglia di volare!