E' un VeneziaMestre incontenibile. Bye bye Palermo!
Quando le vibrazioni sono così alte, quando un’intera provincia respira allo stesso ritmo della sua squadra, quando un popolo al completo trascina dei ragazzi oltre il proprio limite, non ci potrà mai essere storia. Non contano i numeri che uno stadio può contenere, non conta il fatturato e se si ha un colosso alle proprie spalle, conta solo il campo e ciò che si riesce a trasmettere quando si è a pochi metri di distanza. Questo è il Penzo che abbiamo sognato per una vita, questa la partita che abbiamo atteso da tanto, tanto tempo. Una sfida in cui l’Unione mette a tacere dieci mesi di campagna mediatica a tinte rosanero, dove la strada per la compagine siciliana appariva già scritta ed in discesa. Invece le cose vanno guadagnate, conquistate. Ed il VeneziaMestre dopo averlo fatto per tutto il campionato, dimostra ancora una volta la propria superiorità, frutto di un lavoro maniacale, ossessivo. I ragazzi di Paolo Vanoli interpretano la partita perfetta, anzi, la semifinale perfetta; e dopo una gara di andata giocata sottoritmo ed in totale controllo cambiano il battito fin dal primo minuto, non lasciando alcuna chance di rimonta ai tramortiti avversari. Quando gli arancioneroverdi giocano così non c’è nulla che possa arrestarli, non vi è il tempo per sistemarsi, per trovare compromessi. La mareggiata lagunare è travolgente, inarrestabile. Ed aver giocato due match del genere dopo il trauma di La Spezia è la certificazione di un gruppo maturo, solido e pienamente consapevole di come nulla ci possa essere precluso. La rete di Tessman rende instabili le fondamenta stesse di una curva ubriaca di gioia e passione, ma è tutto l’atteggiamento della squadra ad infiammare le tribune del vecchio Penzo; una squadra, quella di Vanoli, affamata di vendetta, totalmente in missione. Sono 45 minuti di calcio stellare dove il VeneziaMestre domina in lungo ed in largo, sfiorando ripetutamente la rete del raddoppio fino al naturale epilogo targato Candela. L’isola di Sant’Elena è fuoco puro, e la sensazione di un match già chiuso supera di gran lunga persino la più ostinata scaramanzia. Ed è naturale sentirsi al sicuro quando la retroguardia non lascia passare uno spillo e sa ripartire con classe ed ordine, davanti si lotta e si creano spazi, ma è la mediana a prendersi gli onori della cronaca grazie alle prestazioni sontuose del duo americano e di un Lella onnipresente. La ripresa certifica un’Unione in controllo che trova anche la chance per togliere minuti pesanti a qualche interprete in ottica finale, mentre al Palermo oramai alle corde non resta che inchinarsi dinnanzi allo strapotere arancioverde.
Una serata magica, una notte che resterà impressa per parecchio tempo nei sogni di ogni tifoso veneziano. E l’apoteosi di un anno e mezzo di puro spettacolo, di lavoro duro, di programmazione e convinzione. Vanoli ed il suo staff hanno saputo modellare un VeneziaMestre quasi perfetto, forgiato attraverso le gioie ma anche le dure lezioni, ed ora resteranno 180 minuti per capire se ciò sarà stato sufficiente per coronare il grande sogno. Ma comunque andrà a finire questa fantastica storia, nulla potrà mai cambiare il vero risultato di questa stagione, il fatto di aver unito un popolo, acceso una passione di una città che pareva addormentata davanti alle tv, e che ora fa a gara per accaparrarsi un tagliando d’ingresso. Mai come questa sera ci siamo sentiti parte di qualcosa di unico e speciale, mai come oggi ci sentiamo fieri della nostra venezianità, della nostra storia post fusione, di tutto ciò che abbiamo subito e sacrificato per essere qui a poter urlare al cielo il nostro nome.
Tornare a casa stanotte è così dolce, coccolati dalle urla dei ragazzi festanti in vaporetto, sembra di vivere quel sogno che fino a poco tempo fa apparteneva solamente ad una piccola parte di noi, ed oggi invece è la vibrazione che muove la nostra intera città. C’è tanta, tanta voglia di Unione, c’è tanta voglia di rivincita, c’è tanta voglia di serie a. Lottando così, con uno stadio così, non è poi questa impossibile utopia…
Avanti Unione, fino alla fine!!!