Il VeneziaMestre si aggrappa con i denti al sogno secondo posto
Vi si vuole bene ragazzi. Vi si vuole veramente bene. Perché se persino in una giornata cosi, dove i lividi ed il trauma del furto di pochi giorni fa appare così evidente, palpabile, se nonostante la stanchezza mentale e la pesantezza fisica di una settimana complicatissima, riuscite a trovare dentro di voi la forza per continuare a sperare, ma cosa volete che vi si chieda di più??
Certo, siamo tutti consapevoli di come ai playoff servirà decisamente di più, in particolare a livello di concentrazione difensiva, di aggressività in marcatura, dove una prestazione come quella di Svoboda e gli svarioni degli altri compagni di reparto non potranno più essere accettati se si vuole concretamente sognare. Bisognerà ripulire anche la marea di errori tecnici a cui abbiamo assistito oggi, spesso dettati da quella superficialità che qualche volta è uscita nei ragazzi in questa stagione, costandoci caro in diverse circostanze. Oggi invece siamo riusciti a sfangarla grazie a quella classifica che ha proiettato gli ospiti verso la nostra area di rigore regalandoci le chance per riportarci avanti. Quella classifica che a guardarla stasera lascia un gusto agrodolce. Quello di chi è ben consapevole di aver fatto un campionato pazzesco, ma che ora dovrà affidarsi agli amici cosentini per provare a giocarsi l’ultimo match ball a La Spezia. Era inevitabile, giusto sottolinearlo ancora, faticare nello scacciare i fantasmi di Catanzaro e Como quest’oggi, ed il turnover promosso da mister Vanoli ha fatto pagare pegno a livello di ritmo ed intensità, con i lombardi che non dovevano faticare più di tanto a gestire il compassato giro palla di Jajalo e compagni. Ma il VeneziaMestre di quest’anno ci ha abituato spesso a cambiare marcia, poggiando il proprio trionfo sulla qualità eccelsa di una coppia d’attaccanti che probabilmente ricorderemo per decenni da queste parti. Ma contro un avversario con la ghigliottina sul capo siamo caduti ancora in quegli errori che facciamo molta difficoltà a superare. Abbiamo staccato il piede dall’acceleratore nonostante il mister avesse voluto lasciare la formazione a proiezione offensiva con gli inserimenti di Pierini al posto di un Lella in confusione, e di Dembelè a tutta fascia a subentrare ad un arrugginito Candela, proprio per non far abbassare troppo il baricentro. Ed alla fine ha vinto ancora lui, un allenatore che riesce a stupire proprio per la capacità di saper leggere i propri ragazzi con uno sguardo e parecchi urlacci. E questo Penzo, ancora una volta splendido e rumorosissimo sta lì proprio a testimoniare l’amore e la passione che questo gruppo ha saputo tirar fuori dalla città. Tra 5 giorni scopriremo se i miracoli esistono o ci sarà da sudare ancora tantissimo, ed in fin dei conti va bene così. Questo VeneziaMestre ha dato tutto in ogni giornata di questo torneo, ha saputo reagire ai momenti negativi, ha trovato la forza per compattarsi dopo un mercato invernale che avrebbe potuto abbatterli. Ci ha regalato sprazzi di gioia incontenibile e grandissimo calcio, ed adesso siamo noi a dovervi restituire qualcosa, ovvero regalarvi questa voglia di credere all’impossibile, fino all’ultimo istante, poiché ve lo siete conquistati ed ora non resta che terminare il lavoro.
Forza ragazzi, ancora una battaglia e poi andiamo a vedere cos è successo, noi non abbiamo nessuna intenzione di mollare. E voi…? Tutti a La Spezia!!!
Avanti Unione!