ESCLUSIVA - Ballarin: "Kiyine mi piace molto, il Venezia è forte nel collettivo, a gennaio interverrei in attacco"
Ospite del nostro consueto Talk Show per parlare di Venezia FC, l'ex terzino arancioneroverde Fabiano Ballarin ci ha detto la sua su diversi temi caldi in casa lagunare. Queste alcune delle sue dichiarazioni, in calce la diretta completa con le considerazioni del difensore che, per problemi tecnici, sono racchiusi nello spezzone centrale della trasmissione.
Zanetti è un valore aggiunto per questo Venezia?
“Più si abbassa il livello più l’allenatore incide, perché deve avere una certa idea di gioco e deve saper far sì che i suoi diano sempre il 100%, in questo senso secondo me Paolo Zanetti è quindi sicuramente un valore aggiunto per il Venezia”.
Ti piace in particolare qualcuno dei terzini attualmente in forza al Venezia?
“Per come interpretavo io il ruolo e per i terzini che piacciono a me non ne vedo di simili a me, mi piacciano i terzini capaci di saltare l’uomo nell’uno contro uno, quasi ali aggiunte. Al Venezia questo un po’ manca, il punto di forza è il collettivo, le fasce sono ben messe ma anche in mezzo c’è un buon livello, c’è omogeneità. A me piace molto il gioco dell’Atalanta o del Sassuolo, tecnici giovani, che portano costruzione dal basso, tenendo l’asticella del pericolo dal perdere palla sufficientemente bassa”.
Come hai visto il match con la Juventus?
“E’ stato un bel Venezia, contro una Juventus che però non mi è piaciuta molto, diciamo che poi ha inciso Aramu che è un po’ il Dybala del Venezia. Il centrocampo sta crescendo sempre all’interno del contesto, indipendentemente da chi gioca la palla gira in un certo modo, saper già dove fare gli scarichi in ogni situazione aiuta a prendere sicurezza e a prendere il pallone”.
Il giocatore che ti ha impressionato di più?
“In alcune gare Kiyine è quello che mi ha colpito di più, lo vedo ogni tanto fare il Maleh della situazione, che sarebbe servito tanto quest’anno. Mi piace, potenzialmente può crescere molto.
A gennaio dove interverresti?
“In attacco sicuramente farei qualcosa, mi dispiace per Forte, mi ricorda però un po’ quanto accadde con noi con Schwoch, che ci portò in A e poi dopo qualche mese scese di nuovo in B. Secondo me Schwoch poteva incidere anche in A ma serviva tempo e tempo non ce n’è in A. Ho fiducia poi in Johnsen, sicuramente deve migliorare. Metterei un giocatore in più che ha il guizzo ecco, il Falzerano della situazione per capirci”.
Che impressione ti ha fatto in questo avvio di campionato Aramu?
“Quando è arrivato ai tempi non lo conoscevo, però da Torino me ne hanno parlato fin da subito un gran bene. Con il tecnico giusto e il contesto ideale può crescere e così è stato. Può crescere ancora in personalità, dovesse riuscire a diventare anche trascinatore potrebbe essere un valore aggiunto importante, facendo uno step importante di qualità.