ESCLUSIVA - Fiordilino: "Ringrazio il mister, da mezzala sto crescendo molto. Ora siamo tutti concentrati su questo finale"
Durante l'ultima puntata del nostro Talk Show abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Luca Fiordilino, che sarà in azione insieme al Venezia tra poche ore al Penzo per sfidare la Reggiana. Queste le dichiarazioni del play durante la chiacchierata con Davide Marchiol, Alvise Osto, Manuel Listuzzi e Giuseppe Malaguti. In calce troverete la replica dell'intera puntata.
Ciao Luca, ti abbiamo conosciuto come playmaker, ma quest'anno ci stai stupendo come mezzala. Era un ruolo che già avevi sperimentato con continuità in passato o è stata un'illuminazione di mister Zanetti?
“In Primavera ero mezzala, poi nei professionisti ho sempre fatto il mediano, sia a Lecce che a Cosenza giocando a due. A Palermo ogni tanto ho fatto la mezzala, comunque Zanetti fin dal primo giorno mi ha detto che mi vedeva mezzala e che mi avrebbe fatto crescere lì. Mi sta dando una grande mano”.
Sei la conferma che la duttilità è l'arma in più di questa squadra:
“Certamente, ci sono tanti giocatori che possono fare tanti ruoli, anche in campo ci alterniamo spesso, magari Taougourdeau va prendere la palla alta e io allora mi abbasso. Divento mediano, poi mezzala, poi esterno, siamo una squadra dove in tanti cambiano ruolo a gara in corso”.
Sinceramente, quanto ci credete al sogno che è diventato possibile in questo finale di campionato?
“Noi ovviamente ci crediamo, se siamo lì dobbiamo provarci fino alla fine. Ora abbiamo otto finali, in questi giorni abbiamo recuperato e le energie per fare otto partite alla grande le abbiamo. Questo gruppo è una famiglia, ne facciamo tutti parte, sia chi gioca di più che chi gioca di meno, è questo che ci fa andare avanti”.
A inizio stagione l'impressione era che questo Venezia potesse arrivare così in alto?
“Il mister fin da quando è arrivato ci ha detto la sua, convinto che la squadra potesse fare molto bene. La consapevolezza per noi è arrivata un po’ alla volta, venivamo da un’annata dove facendo comunque un gran campionato sotto tutti i punti di vista, era arrivata una salvezza. Società e tecnico ci hanno detto che dovevamo fare un pochino di più e ci stiamo riuscendo, però ancora non è finita, mancano otto partite che alla fine sono poche e dovremo dare il massimo”.
Ovviamente soprattutto tra i tifosi il tuo futuro è molto chiacchierato, ma si parlerà realmente del rinnovo solo a stagione chiusa, giusto?
“Parleremo sicuramente con la società più avanti, ora c’è da dare il massimo in queste partite, sia noi in campo che la società che non ci fa mai mancare niente, poi per il futuro ci sarà tempo per discuterne”.
Gli inserimenti che fai sono ora molto efficaci, hai fatto quattro reti e potevi farne anche altre, cos'è cambiato?
“Il mister chiede tanto anche alle mezzali perché ci vuole spesso davanti al portiere, quindi io, Maleh, Crnigoj, tutte le mezzali devono attaccare l’area, vuole tanti uomini dentro ad attaccare. A me ha dato libertà d’azione, per questo lo ringrazio, mi ha fatto fare il primo gol tra i professionisti, ne ho fatti quattro e spero di farne altri”.
C'è un compagno che ti sembra abbia fatto un passo in avanti magari un po' inaspettato rispetto alle attese?
“Il salto di qualità lo ha fatto quasi tutta la squadra, tanti giocatori venivano da annate così così, chi giocava di più, chi di meno. In questa stagione siamo cresciuti in tanti, abbiamo preso consapevolezza e questo ti porta a dare qualcosina in più, in campo vai tranquillo, il mister lascia libertà”.
Adesso anche gli avversari iniziano ad avere un po' paura quando affrontano il Venezia:
“Tante squadre ci vedono come una squadra forte e cattiva, anche il Monza all’andata quando è venuto da noi ha cambiato modulo. Le altre squadre adesso effettivamente un po’ ci temono. Noi dobbiamo andare avanti e continuare così”.
Un aspetto in cui puoi ancora crescere?
“Nell’inserimento posso crescere ancora, sottoporta ogni tanto mi annebbio, in quell’aspetto posso ancora crescere".
Hai compagni molto più esperti di te anche nel tuo ruolo, c'è qualcuno che ti sta passando qualche insegnamento? Penso per esempio a Crnigoj che ha giocato match internazionali o Taugourdeau che ha tanti anni da professionista alle spalle...
“Prendo un po’ da tutti i miei compagni, anche Vacca ha fatto tanta B e C ad alti livelli, è un giocatore importante, anche Taugourdeau, poi prendo anche dagli altri ragazzi, il Capitano per esempio ci dà tanto”.
L'infortunio di Vacca vi ha fatto cambiare un po' stile di gioco in corsa:
“Non credo sia cambiato così tanto, Vacca è più bravo nello stretto, Taugourdeau sulla verticalità, ma alla fine i nostri concetti sono rimasti quelli, ruotiamo sempre tanto, vado spesso io a prendere la palla, o Maleh, o lo stesso Aramu che si abbassa spesso. Il nostro gioco è sempre quello, ci piace giocare il pallone, cambiano gli interpreti ma non il concetto”.