ESCLUSIVA, Johnsen: "Il Venezia trattava con la Cremonese senza che sapessi nulla, rinnovo offerto a giochi fatti"
Sono importanti e pesanti le dichiarazioni di Dennis Johnsen rilasciate a Tuttoveneziasport e poco dopo ribadite sulla sua pagina Instagram. Per l’ex giocatore arancioneroverde è stata “la società veneziana a cercare di piazzarmi alla Cremonese, senza che io ne sapessi nulla. Io non avevo nessuna intenzione di andarmene fino a quando non sono venuto a sapere che mi stavano offrendo a chiunque, come fosse niente”. Prosegue poi: “Credo che se una squadra offre uno dei suoi migliori giocatori ad una concorrente dimostra di non avere la mia stessa ambizione, ovvero la serie A".
Ma è vero che ti avevano offerto diverse volte un nuovo contratto?
“Mi hanno contattato solamente a giochi fatti, quando ormai avevo accettato Cremona. Credo che si siano pentiti".
Si attende ora l'eventuale risposta della società lagunare per mettere la parola fine ad una vicenda spiacevole per tutti.
Va comunque ricordato che sulla vicenda il direttore Antonelli si è espresso in conferenza stampa venerdì scorso esprimendosi così:
“La cessione di Johnsen non era nei piani della società, questa cosa è figlia della strategia portata avanti dalla Cremonese, Dennis e i suoi agenti, che ha portato il ragazzo ad allontanarsi dai nostri progetti. Abbiamo provato ad offrire il rinnovo al ragazzo ma ormai la frittata era fatta, ma ancora una volta avremmo costretto un ragazzo con il dio denaro e non con la volontà di far parte di questo gruppo. Non è tanto la voglia o la perdita di questo ragazzo, che ha fatto grandi cose in questi mesi, ma era la possibilità di non poter convincere la proprietà ad operare sul mercato visto il blocco, quindi non abbiamo fatto niente, l’ho anche detto al mister che c’era questo problema. Per me Dennis ormai è andato, dobbiamo pensare a questa partita (al Parma ndr). (...) Il programma di ristrutturazione finanziaria dichiarato va avanti, ci sono situazioni che vanno avanti dal passato e lo sapete benissimo, anche se questa cessione non era nei programmi. Lui era tra i pochi giocatori qua da 4 anni, erano stati fatti un paio di rinnovi, gli agenti lavoravano per andare in scadenza di contratto, sono cose già accadute qui, purtroppo Niederauer e i proprietari erano scortati già da situazioni simili accadute in passato, il primo caso fu Maleh se ricordo bene. Purtroppo sono situazioni del passato che si rincorrono. Il ragazzo è andato in una diretta concorrente, è andato in una squadra che ha fatto tanti movimenti sul mercato. Non abbiamo messo la pistola addosso a nessuno, quando si fanno queste scelte c’è comunque una volontà da parte del giocatore. Il Venezia può dire che un giocatore incedibile, ma quando ci sono queste situazioni qua, con un ragazzo che può liberarsi tra un anno, se penso a tutti i soldi investiti su di lui non penso sia giusto per il Venezia e i suoi tifosi. (...)
L’altalena di prestazioni di Dennis mi fa pensare che non fosse convinto di restare qui, voleva andare via già nel gennaio scorso, ve lo posso assicurare. In estate c’era il Valladolid ma non ha affondato il colpo. Sono d’accordo che la cessione si poteva fare a giugno, si poteva gestire diversamente, queste situazioni del passato sono sicuro che le risolveremo, non è solo un capriccio del giocatore, ma una serie di circostanze figlie del passato, questo ragazzo è qui da 4 anni, è arrivato a zero ma ci sono state commissioni importanti, i procuratori hanno sempre lavorato per il bene del ragazzo più che del Venezia e in questo momento il loro interesse era Cremonese e non Venezia. Se vogliamo parlare di ambizione non vado alla Cremonese, ma in A, il ragazzo ha guardato l’aspetto economico, non è un capriccio. La società di fronte a un aspetto economico ha fatto le sue valutazioni e quindi di fronte a un presidente che mi dice ok devo fare un ok".