ESCLUSIVA - Serena: “Smarrita la venezianità, serve risposta dalla città. Mercato? Spero sia all’altezza”
Ai microfoni di TuttoVeneziaSport, l’ex difensore dei Lagunari, nonché allenatore degli arancioneroverdi in diverse occasioni durante gli anni duemila, Michele Serena ha parlato dell’attuale situazione dei Leoni Alati, soffermandosi in particolare sui profili da cui ripartire in vista del ritorno in Serie B. Ecco le sue parole: “Credo che il Venezia dovrebbe puntare a tenere gli uomini migliori della rosa per centrare un celere ritorno in Serie A, anche se molto dipenderà dalla strategia e soprattutto dalle idee della società. Ai nastri di partenza del prossimo campionato di cadetteria ci saranno molte rivali attrezzate. È per questo motivo che punterei a tenere i migliori in organico”.
Riguardo il nuovo corso post retrocessione: “L’addio di Paolo Zanetti e Mattia Collauto mi è dispiaciuto perché oltre a essere due bravi professionisti sono anche persone a cui sono umanamente affezionato avendo condiviso con loro delle esperienze importanti. Vederli andare via mi ha amareggiato, solo il tempo potrà dire se questa scelta sia stata giusta oppure no. È ovvio che quando si prendono decisioni così importanti c’è qualcuno che si assume la responsabilità, anche perché è stata strappata d’improvviso quella venezianità che univa la dirigenza alla città”.
Sull’organico della prossima B: “Come ho già detto, l’anno prossimo in Serie B la concorrenza sarà agguerrita essendo presenti piazze che hanno fatto la storia del calcio italiano. Mi auguro che il Venezia faccia un mercato all’altezza della situazione visto che sulla carta si tratterà di una vera e propria A2”.
Parole, infine, sul deludente piazzamento del Venezia nella classifica delle presenze allo stadio: “È un tema molto delicato su cui vorrei fare alcune considerazioni: innanzitutto, la posizione del Venezia in questa speciale classifica è dovuta alla capacità ridotta del Penzo, che era uno degli stadi con minor capienza della scorsa Serie A, impianto interessato tra l'altro anche da alcune problematiche nei primi scampoli di stagione. Negli ultimi anni il Venezia ha fatto campionati da protagonista, arrivando addirittura in massima serie, credo che più di questo non si possa fare. Oltre alla Serie A non c’è nient’altro, è il meglio a cui si possa ambire. La gente aveva inoltre la possibilità di vedere un discreto spettacolo contro squadre blasonate che i Lagunari non incontravano da tanto tempo e non l'ha fatto. Penso che più di questo non si possa fare per invogliare i tifosi ad andare allo stadio, serve più che altro una risposta da parte della città”.