Un punto e poco altro per l’Unione
Scontro diretto doveva essere, ma scontro diretto non è stato. L’Empoli si dimostra infatti avversario di gran lunga superiore ad un VeneziaMestre sterile incapace di gestire un regalato vantaggio dinnanzi ad una formazione più preparata, più solida e più esperta. Se risposte volevamo, risposte abbiamo avuto. Questa Unione non è abbastanza per mantenere la categoria. Nonostante la volontà sono troppe le carenze di una squadra che per 90 minuti ha solo sperato nel l’episodio giusto ed in una difesa miracolosa. Manca il coraggio ma soprattutto manca la gamba in mezzo al campo ed il talento davanti per ottenere una vittoria. Si esce con un pareggio d’oro malgrado non si sia vinto un singolo duello nella mediana, e non si sia mai vista la porta avversaria. Troppo poco per sperare in tre punti che sarebbero stati fondamentali nella lotta salvezza. I toscani si dimostrano di un altro livello per esperienza, gamba ma soprattutto voglia, quella che questo pomeriggio si è vista solamente nei venti minuti finali tra le fila arancioneroverdi. Molti di noi hanno invocato una squadra meno giochista e più solida nella speranza di una maggior concretezza, ma quest’oggi si è dimostrato ampiamente come difesa e contropiede non siano nelle corde di questi ragazzi che hanno perso praticamente ogni sfida sul gioco alto e profondo.
L’idea di cercare la punta è deragliata in un Pojhanpalo soverchiato dalla difesa biancoblu, mentre Oristanio è incappato in una giornata no che ha privato l’Unione di ogni possibile scintilla offensiva. Si conclude il match senza una singola occasione da rete, concedendo invece agli ospiti una serie infinita di calci d’angolo in cui, almeno, si dimostra una crescita d’attenzione importante. Ma questo pubblico, questa gente, meriterebbe qualcosa di più. Meriterebbe una squadra che perlomeno ci provasse a vincere una sfida tanto importante. Ed invece funziona poco o niente nella formazione scelta da mr Di Francesco. In particolare in un primo tempo che vede gli avversari totalmente padroni del campo, capaci di alzare ed abbassare il ritmo della gara a proprio piacimento. La crescita esponenziale di due “amici” come Maleh ed Esposito ci insegnano chiaramente come in questa categoria l’esperienza vinca ampiamente sulle scommesse a questo livello, mentre la nostra crescita ammirata nelle ultime settimane deraglia nel momento in cui la partita va condotta e gestita.
Sono troppe le prestazione sottotono dei nostri ragazzi, da un Nicolussi Caviglia soverchiato dalla fisicità degli empolesi, passando per un Ellertson che dopo le ottime performance in fascia viene riproposto nel centro del gioco, fino ad un capitano che fatica come un pazzo a diventare quell’appoggio in manovra offensiva che tante gioie ci aveva regalato l’anno scorso. Troppo poco per vincere, abbastanza invece per comprendere che senza rinforzi di un certo peso solo un’impresa potrebbe salvarci.
Si esce con un punto che assomiglia all’oro dopo una giornata così, ma è evidente come il lavoro del mister appaia improbo con questa rosa. Dalla panchina infatti nascono forse i dubbi più grandi, quando al giro di boa del torneo si contano sulle dita le sfide in cui abbia avuto un senso l’ingresso in campo di chicchessia. Yeboah infatti si dimostra ancora una volta un giocatore fumoso e poco concreto, mentre il resto dei rincalzi alterna buone prove a prestazioni incolore. E se il Penzo ci prova a scuotere i ragazzi alla ricerca almeno del forcing finale, non resta che constatare una squadra che la passione ce la mette fino in fondo, ma che semplicemente avrebbe bisogno di maggior qualità.
Il mercato è appena iniziato, ed è inevitabile pensare che da quello si valuteranno le reali ambizioni di una società che, finora, ha fatto troppo poco per meritare un altro giro di giostra.
Buon anno ed Avanti Unione!